Coronavirus, slittano ad ottobre prossimo le elezioni comunali

Nella bozza del Decreto del Governo, ancora modificabile, sono ridefinite le date degli appuntamenti elettorali

Ci avevamo sperato tutti. Addetti ai lavori e non. Perché una conferma della data delle elezioni comunali, previste per fine maggio, avrebbe rappresentato certamente una buona notizia rispetto all’emergenza coronavirus. E invece no. Le elezioni comunali slittano a dopo l’estate.

A riferirlo è l’Ansa, secondo cui nella bozza, ancora provvisoria e soggetta a possibili modifiche, del decreto coronavirus, si precisa che “In deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 1, della legge 7 giugno 1991, n. 182, limitatamente all’anno 2020, le elezioni dei consigli comunali, previste per il turno annuale ordinario, si tengono in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020”.

Ma nella bozza si parla anche di referendum per il taglio dei parlamentari che “è fissato in duecentoquaranta giorni”, e che quindi permette un nuovo slittamento del referendum stesso. L’ordinanza che ha ammesso il referendum risale a fine gennaio dunque i 240 giorni scadrebbero a fine settembre. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi la consultazione può slittare fino all’autunno.

Il decreto in lavorazione si occupa anche del mandato delle giunte Regionali a statuto ordinario in scadenza, che viene prorogato di tre mesi rispetto alla durata prevista fino ad ora dalla legge. “Gli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario il cui mandato scade entro il 31 luglio 2020, durano in carica 5 anni e 3 mesi”, si legge nel testo che – conclude il lancio dell’Ansa – interviene su Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Le Giunte potranno essere operative nella pienezza dei poteri loro attribuiti.