Corte dei Conti boccia piano di riequilibrio, Reggio Calabria rischia il dissesto finanziario?

Bocciato il piano di rientro trentennale, il comune di Reggio Calabria deve rimodulare il debito di 87 milioni di euro. Cosa succederà adesso?

Il Comune di Reggio Calabria rischia il dissesto finanziario.  La Corte dei Conti ha dichiarato inefficace la rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario per rientrare dal buco milionario decisa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Falcomatà.

La notizia, riportata da ‘Gazzetta del Sud‘, potrebbe aprire nubi preoccupanti sul futuro della città e della sua amministrazione. Stando a quanto si legge sulle pagine della Gazzetta, “i giudici hanno subito preso atto di una sentenza della Corte Costituzionale e quindi il rientro dal disavanzo di 87 milioni di euro dovrà essere completato entro il 2022 e non entro il 2042″.

Decisione che porterebbe ad un notevole aumento delle rate di rientro, non più di 2,9 milioni di euro annuali ma 11 milioni di euro, somme che Palazzo San Giorgio non ha in bilancio.

Da ricordare come il ‘buco’ di 87 milioni di euro nasce dalle precedenti amministrazioni ed è stata ereditata dall’amministrazione Falcomatà nel momento dell’insediamento, nel 2013. Il piano di rientro trentennale in precedenza era già stato bocciato dalla Corte dei Conti, prima di ricevere l’ok da Roma.

Adesso il nuovo stop imposto dalla Corte Costituzionale, che vede diversi altri comuni nella stessa situazione di Reggio Calabria. Cosa succederà adesso? Difficile capirlo, sicuramente per l’amministrazione comunale reggina lo spettro del dissesto finanziario torna ad aleggiare minaccioso.

Gli uffici finanziari del Comune, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Sud, sono al lavoro nel tentativo di trovare le somme relative agli ultimi due anni considerata la ‘nuova’ somma annuale di 11 milioni e non più 2,9 milioni.