L'appello social di Maria Antonietta: 'Siate prudenti, non sottovalutate il Covid'

Dalla sua camera d'ospedale, Maria Antonietta racconta il suo cammino verso la guarigione e lancia un messaggio per l'emergenza Covid

Un sorriso smagliante e contagioso. È quello di Maria Antonietta Rositani che torna a parlare ai suoi amici di Facebook attraverso una diretta.

La sua storia ha fatto il giro della Penisola e, grazie alla sua incrollabile forza, la reggina vittima di femminicidio, è riuscita non solo a raccontare, giorno dopo giorno, il diario di una tragedia, ma anche la caparbietà di andare avanti felice per essere ancora viva, nonostante un ricovero che dura da oltre 1 anno e mezzo.

“È stata una sera magnifica – ha detto ieri in diretta Maria Antonietta. Finalmente, dopo tanto tempo, ho potuto vedere lo Stretto di Messina. Oltre le barche ho visto un meraviglioso panorama che mi ha emozionato”.

“Non sottovalutate il Covid”

Maria Antonietta, pur conducendo la sua battaglia personale all’interno degli ospedali, prima di Bari e poi di Reggio Calabria, non si è mai staccata dalla società e da ciò che accade dalle mura che la ospitano e, nella serata di ieri, ha scelto di mandare un messaggio riguardante l’emergenza Coronavirus:

“Purtroppo viviamo in un momento molto critico per via del Covid. Mi raccomando state attenti, la situazione è molto grave. Dobbiamo essere prudenti. Dobbiamo darci forza e vi posso assicurare che c’è tanta gente in ospedale, da sola, che vorrebbe poter avere accanto un familiare. I parenti vorrebbero stare accanto alle persone care, ma non è possibile. State attenti e non sottovalutate, solo chi vive negli ospedali sa la criticità che stiamo attraversando”.

E sul suo stato di salute, Antonietta ha affermato:

“Sto combattendo, sto cercando di farmi forza per la riabilitazione. Ho iniziato a stare seduta nella sedia a rotelle, finalmente vedete il mio letto vuoto. Questo letto che mi ha accompagnata in tutti questi mesi. Non è stato facile per me abbandonarlo, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Ormai era come uno scudo per me, ho dovuto lavorare tanto per potermi mettere seduta e ringrazio Dio perché al mio fianco ho avuto delle persone splendide. In questo lungo periodo sono stati i miei angeli”.

“Il GOM? Un’eccellenza”

Dalla parole di Maria Antonietta non traspare solo la forza di una grande guerriera che, in tutto questo periodo, si è mostrata all’Italia sempre con il sorriso, ma anche la gratitudine verso i medici che, quotidianamente, si sono presi cura di lei.

Pur essendo toccata dalla cattiveria dell’uomo, Maria Antonietta dimostra una bontà d’animo fuori dal comune.

“L’amore che sto ricevendo in questo ospedale è meraviglioso. E lo ricevo non perché sono io, nello specifico, è lo stesso amore che medici, infermieri e volontari, donano a tutti indistintamente. Il paziente qui, al GOM, nel reparto di chirurgia è una persona meravigliosa con un’assistenza fantastica. Questo fa tanto. Perché il sentirsi pronti al dialogo con i dottori non è scontato, ma è bellissimo, davvero una grande cosa”.

 

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