Reggio - Tre scenari al GOM e l'incremento dei posti letto per combattere l'emergenza Covid

Il Grande Ospedale Metropolitano mette in campo un piano di emergenza per il rischio Covid-19 che si adatta a tre possibili scenari

Una programmazione delle risposte assistenziali del GOM in funzione della gravità e della numerosità della seconda ondata di contagi secondo tre possibili scenari per combattere il Covid; ma anche la redazione di apposite ulteriori flow chart (Diagramma di flusso) per la gestione clinica e terapeutica del paziente con infezione da SARS-COV-2. È quanto contenuto nella Relazione sulle attività messe in atto presso il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” per il contenimento del rischio biologico Covid-19 correlato, vergata dal Commissario straordinario Iole Fantozzi, che fa parte integrante della delibera n°761 del 6 novembre scorso che dà conto delle attività messe in campo dal Gom in questa fase di emergenza.

IL CONTENUTO DELLA RELAZIONE CONTRO L’EMERGENZA COVID

La Relazione in questione è la sesta redatta dal Commissario e dà conto del fatto che dal 15 settembre scorso sono ripresi i contagi ed i ricoveri significativi di pazienti infettati da Covid-19 presso i reparti del Grande Ospedale Metropolitano. La Direzione strategica in un tale contesto preoccupante ha provato a stimare il probabile afflusso di pazienti, condividendoli con l’Asp di Reggio Calabria a cui ha chiesto di valutare il possibile trasferimento protetto dei pazienti pauci-sintomatici presso le strutture per la spedalità dislocate sul territorio della provincia di Reggio Calabria a seguito del superamento dei ‘cut off’ assistenziali.

Per i ricoveri non in terapia intensiva il cut off è stato fissato in 50 pazienti. In una simile situazione sarà una riunione congiunta Gom-Asp a valutare l’andamento dell’emergenza e le azioni comuni da adottare con predisposizione di appositi Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (Pdta) congiunto, con l’Asp ad indicare i posti liberi degli ospedali Spoke su cui effettuare i trasferimenti e il Direttore medico di prersidio del Gom a disporre i trasferimenti protetti. Nell’ipotesi del trasferimento dei pazienti meno gravi è previstaa l’istituzione di un gruppo clinico assistenziale tra Gom e Asp per attività di controllo e terapia.

Per i ricoveri in terapia intensiva, il cut off è invece fissato a 10 pazienti. Tuttavia alla data di redazione della Relazione del Commissario Fantozzi l’Asp non aveva dato alcuna risposta.

TRE POSSIBILI SCENARI

Il GOM ha elaborato dei dati statistici relativamente alle previsioni di crescita dell’epidemia, organizzando le proprie attività su tre scenari possibili:

  • Nello Scenario 1 si contempla la situazione attuale. La Terapia intensiva Rianimazione, prima dell’epidemia contava 14 posti, dopo i lavori effettuati nei mesi estivi i posti sono diventati 16 (con 7 posti letto no covid e 9 covid). È stato aperto l’edificio Covid che è completamente isolato dal resto dell’ospedale con l’allestimento di posti letto e servizi dedicati ai pazienti covid: a parte il seminterrato e il piano terra in cui insistono rispettivamente la Radiologia e la sala operatoria covid dedicata, al primo piano di Malattie infettive 2 ci sono 20 posti covid, al secondo, Obi, altri 20 posti letto tecnici; al terzo nel reparto di Pneumologia 2 si contano 18 posti e al quarto piano – Pneumologia – ce ne sono 16. All’esterno dell’edificio covid persistono ulteriori 24 posti nel reparto di Malattie infettive 1. Dunque in questo primo scenario il totale di posti per degenza ordinaria covid sono 102. Nove invece i posti di terapia intensiva.
  • Lo Scenario 2 contempla l’eventualità di superare i 102 posti letto già allestiti, e si provvederà ad una ulteriore rimodulazione dei posti di Terapia Intensiva Rianimazione nello stesso reparto. L’incremento stimato è pari a 4 posti (7 rimangono no covid e quelli covid diventano 11). Tra l’altro nei prossimi giorni sarà completato il collaudo del reparto che inizialmente era destinato alla Gastroenterologia ma essendo posizionato al Piano terra dell’edificio Covid verrà utilizzato prevedendo un nuovo incremento: quattro posti di terapia intensiva covid e sei posti di sub intensiva. Per effetto di questo scenario i posti covid totali passano a 108 per degenza ordinaria e 15 di terapia intensiva.
  • Nello Scenario 3 e di colore rosso si prevede l’utilizzo di posti ordinari e di terapia intensiva all’esterno dell’Edificio Covid. Per quanto riguarda i posti di Terapia intensiva, al 10 novembre 2020, come da crono programma dei lavori, risulteranno disponibili n. 12 nuovi posti di terapia intensiva (che a fine epidemia saranno configurati come Terapia Intensiva Post Operatoria) presso il vecchio reparto di C.T.M.O. Su questi posti verranno trasferiti i pazienti non Covid della terapia Intensiva, liberando 16 posti per i pazienti Covid in terapia intensiva. Per ciò che riguarda invece i posti di Malattie infettive, è previsto il trasferimento del Reparto di Ortopedia nell’ex reparto di Oncologia (già trasferito al Morelli) e trasformazione dei 28 posti in malattie infettive ad alta intensità di cure attigua alla Terapia intensive Covid già esistente. In questo terzo scenario i posti totali per degenza ordinaria Covid arrivano a 136, e quello di terapia intensiva a 22.