GOM al collasso. Costarella a CityNow: 'Posti letto sufficienti. L'emergenza è il personale'

Personale a rischio burnout. Dalla Cittadella ancora nessuna risposta sul potenziamento dell'organico

Torna la paura a Reggio Calabria.

La curva dei contagi non si ferma e cresce il timore dei cittadini sul possibile collasso del Grande Ospedale Metropolitano, alle prese con la seconda ondata dell’emergenza Covid. L’ultimo bollettino segna +50 nella provincia di Reggio Calabria con 30 ricoveri in malattie infettive e uno in terapia intensiva.

Già nella giornata di ieri il consigliere regionale di Forza Italia Giannetta aveva denunciato la situazione di difficoltà in cui versa il GOM sia in termini di posti letto che in relazione al numero del personale, in netto contrasto con il fabbisogno reale della struttura ospedaliera.

“In questo momento abbiamo 31 ricoverati tra malattie infettive e pneumologia – spiega il direttore sanitario del GOM dott. Salvatore Maria Costarella ai nostri microfoni – Siamo quasi saturi e stiamo attivando il terzo reparto in previsione della crescita dei numeri. Abbiamo un solo paziente in terapia intensiva ma da qui a breve ci aspettiamo nuovi ingressi”.

La curva dei ricoveri tenderà ad aumentare e il GOM sta già adottando nuove misure per fronteggiare l’emergenza.

“La palazzina Covid è già operativa con la pneumologia e oggi parte l’OBI COVID. Contiamo anche di aprire un’ulteriore piano”.

Ma l’emergenza e la sofferenza del GOM non è tanto dovuta al numero dei posti letto, che la direzione sta già incrementando, ma al numero del personale.

“Lo ripetiamo ancora una volta. Siamo in forte carenza di organico. E’ questa la vera emergenza e sollecitiamo ancora la Regione Calabria per l’acquisizione di nuovo personale ma purtroppo la Cittadella è un muro di gomma. Anche il Prefetto di Reggio Calabria ha dimostrato grande sensibilità ma ancora non c’è stata data nessuna comunicazione in questo senso”.

Una cosa è certa. Se l’ondata epidemiologica dovesse aumentare ed incrementarsi il GOM sarà costretto a chiudere e sospendere altri servizi trasferendo risorse e personale da altri reparti. Così come è accaduto a marzo.

Nel dettaglio intanto ci sono ad oggi 40 posti disponibili per i pazienti Covid e altri 20 saranno presto attivi con l’OBI Covid. In rianimazione c’è un solo ricoverato su sette posti disponibili ma la direzione si sta attrezzando per aprire in tempi rapidi un’altra terapia intensiva con altri 7/8 posti.

“Altri posti al Morelli? No, non intendiamo toccarlo perchè è un polo ematologico e ci sono pazienti particolarmente delicati”.

Il GOM sta affrontando dunque l’emergenza nuovamente con le risorse interne dell’ospedale senza alcuna risorsa aggiuntiva. Un grande rammarico per il personale sanitario, ormai allo stremo delle forze.

“Non è assolutamente facile lavorare all’interno di un reparto Covid e abbiamo personale a rischio burnout. Il più grande investimento che si può fare all’interno di una struttura ospedaliera sta nei professionisti e nel personale. Possiamo attivare anche 100 posti letto ma se non abbiamo il personale è tutto inutile”.