Reggio, la denuncia di un genitore: 'Negata la visita a mio figlio. Altro che diritti allo sport...'

La rabbia di un genitore che vede negato il diritto allo sport al proprio figlio: 'Come fanno i ragazzi a svolgere attività agonistica?'

“Segnalo ai tanti politici che si riempiono la bocca di sport, palestre e impianti che non vedremo mai che se si va nei locali dell’ASLMedicina dello Sport‘, ti rispondono che non è possibile fare le visite e che non sarà possibile farle in futuro perchè l’agenda dell’anno prossimo ancora non è disponibile”.

Fabio Bensaja, imprenditore reggino si è recato presso i locali dell’ASL, per prenotare la visita medico sportiva di suo figlio Leonardo, al fine di ottenere il certificato necessario per svolgere attività agonistica.

I dipendenti dell’unico ufficio in città in cui è possibile ottenere la documentazione ha però negato al ragazzo la possibilità di effettuare la visita medico sportiva e quindi di ottenere il certificato di idoneità sportiva.

“Non c’è più posto, non è possibile prenotare”.

Questa l’incredibile risposta del personale ASL.

“Prima erano tre le sedi in città – racconta Fabio – Adesso ci dicono le abbiamo soppresse. Mi chiedo, come fanno i ragazzi a svolgere attività agonistica? Come fanno ad allenarsi? L’unica alternativa adesso che abbiamo è quella di rivolgerci ad un privato. Ma come fa chi non può spendere soldi? In questa città tutto è diventato a pagamento perchè non ci sono più servizi pubblici. Non ci sono parchi, non ci sono palestre. Altro che diritti allo sport, qui si fa politica per sport…”.