Murales 25 aprile, di chi è il 'volto' di Teresa Gullace. La musa: 'Reggio città fantastica'

"L'accoglienza della città è stata fantastica. Adesso ho tanti amici anche a Reggio e sicuramente ci tornerò presto". Il racconto a CityNow

 

Il suo volto è molto noto a Reggio, anche se pochi sanno chi sia veramente. Stiamo parlando di uno dei due murales giganti che abbelliscono largo Botteghelle, quello raffigurante appunto un volto femminile.

Non tutti conoscono la storia della donna celebrata dal murales in occasione del 25 aprile. Teresa Gullace è la partigiana originaria di Cittanova uccisa da un soldato nazista mentre cercava di contattare il marito prigioniero. Storia che ispirò il personaggio interpretato dalla Magnani in “Roma Città aperta”.

Il murales dedicato a Teresa Gullace e la musa ispiratrice

Ma chi ha prestato il volto,  chi è la “musa ispiratrice” di Luis Gomez De Teran, l’autore dell’opera di largo Botteghelle?

Il suo nome è Stefania Dubla, è di Matera ed è una curatrice di arte pubblica. Grazie ai progetti del suo atelier abbellisce gli spazi dei piccoli centri del sud Italia con murales, installazioni, performance.

“Mi imbarazza questa cosa, è stato un caso che io abbia posato per il murales. All’epoca ero solo un’assistente di Gomez De Teran, ma tutt’oggi con la mia attività – siamo un collettivo curatoriale di 6 donne – arriviamo nei luoghi di un’Italia ai margini, posti con problematiche che noi del sud conosciamo, un'”occupazione” degli spazi pubblici come “atto politico”, nell’ottica di sperimentare una società più equa all’interno di piccole comunità con temi quali l’inclusione sociale o l’uguaglianza di genere“.

Piccola comunità ritrovata tra le strade di largo Botteghelle, durante i lavori durati circa una settimana.

“Di solito questi murales si completano in tre o quattro giorni, ma il tempo non ha aiutato, in quel periodo ha piovuto molto e l’artista ha dovuto interrompere i lavori diverse volte. Tutto il rione era curioso – ha raccontato Stefania a CityNow – e la gente che passava si fermava a chiedere o soltanto a guardare, ed erano tutti molto contenti di quello che stava succedendo nel loro quartiere. Alla fine abbiamo visto il mercato con lo sfondo dei due murales, le bancarelle, e le persone incrociate i giorni prima. E i bar, i panifici vicini, la carrozzeria che nei giorni di pioggia ci ha ospitato. Il quartiere per me era bellissimo”.

Il murales è stato apprezzato da molti, e fotografato, e chiacchierato, Ma a Reggio si è anche parecchio polemizzato.

“Non ho percepito nulla della polemica, di Reggo mi è rimasto soltanto un ricordo positivo. L’interazione con la comunità, del quartiere si ma di Reggio tutta, è stata eccezionale, soprattutto grazie agli organizzatori che ci hanno supportato, ma l’accoglienza della città è stata fantastica. Adesso ho tanti amici anche a Reggio e sicuramente ci tornerò presto”.

Stefania Dubla Murales 25 Aprile