Diamante in lutto: fiaccolata per Francesco Augeri


di Domenico Arcudi – Diamante, come tutto l’Alto Tirreno Cosentino, si oppone alla violenza e si unisce al dolore della famiglia del 23enne Francesco Augeri, ucciso il 22 agosto per aver spintonato involontariamente il suo aguzzino, un 19enne partenopeo in vacanza nella medesima località turistica e costituitosi di domenica pomeriggio al carcere di Secondigliano (NA), a seguito di una caccia serrata da parte della compagnia di Scalea, coordinati dalla procura di Paola.

Per manifestare solidarietà alla famiglia del giovane ucciso, le parrocchie di Diamante e di Cirella (frazione di Diamante) hanno organizzato, nella serata di ieri, una fiaccolata lungo le vie del centro, alla quale ha partecipato tutta la comunità di Diamante. In segno di lutto si sono spente anche le insegne dei numerosi negozi.

Mons. Cono Araugio, Vicario Generale della Diocesi di S. Marco Argentano-Scalea e per molto tempo parroco di Diamante, ha asserito ai fedeli presenti che «non serve essere cristiani o cattolici per amare e difendere la vita, anche se la fede può costituire un aiuto, ma serve che le ragioni della civile convivenza prevalgano sull’istinto». Alle prediche del prelato si sono seguite le parole del sindaco di Diamante Gaetano Sollazzo, il quale ha spiegato come le amministrazioni dell’Alto Tirreno Cosentino non sottovalutino episodi simili, che durante il mese di luglio-agosto (periodo del turismo di massa) non sono una rarità.

Sarebbe opportuno, in definitiva, che la fama e la bellezza di Diamante e di tutto l’Alto Tirreno Cosentino non vengano compromesse da episodi di violenza giovanile ma che venga imposta la cultura del decoro e dell’ordine, colonne portanti della società e della convivenza civile.

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