“Divergent”: una scelta può cambiare il tuo destino


di Eva Curatola – E’ difficile non incuriosirsi di fronte ad una ragazza che a soli 23 anni conquista la scena del palcoscenico mondiale della letteratura, con una Trilogia, trasformata successivamente in pellicola, che è ormai diventata un vero e proprio fenomeno mondiale (oltre 20milioni di copie vendute); stiamo parlando di Veronica Roth, autrice della trilogia di cui fanno parte: DivergentInsurgentAllegiant (come film sono per ora disponibili solo i primi due).
Il primo capitolo della storia: “Divergent” narra la storia degli ultimi uomini sopravvissuti alla guerra, che per continuare a vivere hanno costruito una recinzione intorno alla Chicago del futuro, all’interno della quale troviamo 5 diverse fazioni (una sorta di divisione per classi, che non variano però in base allo status sociale, bensì in base alla personalità): gli Abneganti (altruisti), i Pacifici, i Candidi (sinceri), gli Intrepidi (coraggiosi) e gli Eruditi (intellettuali). Al compimento del 16° anno ogni ragazzo/a dovrà affrontare un test attitudinale, che indicherà loro se rimanare nella fazione in cui sono nati o spostarsi (transfazione).

Pietre grigie per gli Abneganti, acqua per gli Eruditi, terra per i Pacifici, carboni ardenti per gli Intrepidi, vetro per i Candidi

Protagonista è Beatrice Prior, nata abnegante, che al momento del test risulterà adeguata a più di una fazione e quindi “Divergente“. Questo sarà il segreto che dovrà nascondere al resto del mondo per restare in vita, in quanto si sa, chi è diverso spesso viene visto come una minaccia.
Il punto di forza del romanzo è sicuramente il modo in cui è scritto, semplice e scorrevole; la Roth fin da subito ci catapulta in un mondo completamente differente dal nostro, che inizialmente stentiamo a capire, ma con lo scorrere delle pagine tutto si fa più chiaro ed appassionante; i rapporti d’amore e d’amicizia vengono sviluppati forse un pò troppo velocemente, ma non cadono nel banale; sono inoltre presenti personaggi emblematici, che resteranno tali fino all’ultima pagina, dell’ultimo capitolo. Insomma si tratta di un romanzo distopico che non manca proprio di nulla; è però impossibile negare delle analogie con un’altra trilogia, sempre del genere distopico, anch’essa trasformata in pellicola, anch’essa divenuta ben presto fenomeno mondiale: Hunger Games di Suzanne Collins; nonostante le analogie però le due saghe appassionano oggi i giovani di tutto il mondo.

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