Divertimento per ogni età. Tutti pazzi a Reggio per il ballo swing

E' un ballo adatto a tutti, da 0 a 100 anni, divertente e liberatorio. A Reggio Calabria tutti pazzi per lo swing: scopri di più

A Reggio Calabria lo swing è di moda. Da circa un anno, il movimento legato al celebre ballo nato in America negli anni ’20 (in piena depressione economica) gode di un fermento sempre maggiore.

Eventi mirati, corsi di ballo, serate di musica live. Lo swing non è un semplice genere ma una cultura, che si tramanda in tutto il mondo da decenni pur evolvendosi con il il passare del tempo.

Annapaola Ortu, insegnante di swing, racconta ai microfoni di CityNow come il movimento raccolga un numero sempre crescente di appassionati.

“Io insegno swing a Roma da diversi anni, tramite un allievo è nata la possibilità di organizzare alcuni eventi a Reggio e il fermento ha preso subito piede.

Gli ‘adepti’ crescono sempre di più, è una soddisfazione vedere questo ballo abbia incontrato il favore dei reggini. L’obiettivo è quello di divulgare maggiormente questa cultura”, le parole di Annapaola Ortu. 

Lo swing è nato negli anni venti in America, evolutosi fino a divenire un genere definito nel 1935. Si distingue per un caratteristico movimento della sezione ritmica e per un tipo di esecuzione delle note con un ritmo “saltellante” (o “dondolante”, appunto swing in inglese), accostato spesso da balli frenetici.

Nell’epoca della musica swing, il Lindy Hop (uno specifico ballo swing) è stato un vero fenomeno di massa. Centinaia di ballerini senza discriminazione di razza affollavano le ballroom americane dove si esibivano le grandi orchestre swing.

Il Lindy Hop è stato negli anni Trenta e quaranta del secolo scorso un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo swing fu il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti.

Dopo un periodo di crisi, negli anni ’80 lo swing è tornato prepotentemente di moda grazie ad un gruppo di ballerini svedesi, che sono andati a ‘scovare’ gli esperti del primo periodo, oramai anziani.

Da quel momento è ripartita la passione per lo swing in tutto il mondo, Italia compresa.

“E’ un ballo che appassiona tutti, grazie soprattutto all’allegria e la positività che trasmette. Non ha un target di riferimento, si può ballare da 0 a 100 anni -sottolinea Ortu- e ha vari livelli di tecnica che assicurano il giusto divertimento al principiante e al ballerino esperto.

Ognuno può personalizzare il ballo in base alle sue preferenze, è un ballo jazz che si basa sull’improvvisazione e si puo’ ballare sia in coppia (leader e follower sono le due figure interscambiabili) che da soli”, racconta l’insegnante sarda di nascita e romana d’adozione.

Anche Reggio Calabria si è fatta trascinare dalla passione per lo swing. Diversi gli eventi organizzati negli ultimi mesi, come ad esempio i ‘clandestini’, situazioni apparentemente ‘casuali’ nelle quali un gruppo di ballerini balla in giro per la città, coinvolgendo anche i cittadini.

Lo swing infatti non vuole essere un semplice ‘ballo’, contaminandosi con l’arte e la moda. Non a caso in occasione di alcuni eventi swing, si ripesca a piene mani dalla cultura, gli usi e i costumi degli anni ’20-30, con abiti e acconciature risalenti a quei decenni.

Grazie alla collaborazione tra Swing Soul di Roma e SwingPills Reggio Calabria, si tengono in riva allo Stretto corsi di swing, tenuti da Annapaola Ortu presso l’Università Mediterranea.

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