Consiglio Reggio, PD Vs Falcomatà: è strappo totale. I dem: ‘Pronti a scelte definitive’
I consiglieri di maggioranza contestano le scelte del sindaco Falcomatà e chiedono l’azzeramento delle sue ultime decisioni. Ecco il documento letto in aula
17 Novembre 2025 - 12:08 | di Redazione

Inizia con oltre tre ore di ritaro il Consiglio comunale all’interno dell’aula Battaglia di Reggio Calabria. Diversi gli anticamera che generano tensione e alimentano il dibattito di una seduta che già da qualche giorno si preannunciava calda e ricca di colpi di scena.
Il primo ad intervenire è il consigliere Giuseppe Marino, che apre di fatto, uno scontro totale con il sindaco Falcomatà. Di seguito il contenuto del ‘documento politico’ firmato dallo stesso Marino, da Francesco Barreca, Santo Bongani, Filippo Quartuccio, Giuseppe Sera, Vincenzo Marra e Nancy Iachino.
“Con delusione e rammarico dobbiamo intervenire, in questa fase politica cittadina, per esprimere il nostro dissenso rispetto al metodo utilizzato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà nel revocare ed assegnare, improvvisamente, ruoli istituzionali e manageriali all’interno dell’amministrazione che abbiamo la responsabilità di governare.
Insieme abbiamo vinto le elezioni ed insieme vorremmo portare a compimento questa consiliatura. Riteniamo, infatti, che la nostra responsabilità di governo sia una responsabilità condivisa.
Purtroppo, le scelte del Sindaco vanno in una direzione diversa, rompendo il “patto di maggioranza” che sinora ci ha consentito di governare Reggio Calabria, facendola uscire dalla condizione drammatica in cui l’abbiamo ereditata.
È utile richiamare l’antico brocardo:
“Quod omnes tangit, ab omnibus approvatione debet” (Ciò che riguarda tutti, deve essere approvato da tutti)
I ruoli istituzionali non appartengono al singolo, ma rappresentano un patrimonio collettivo.
È bene specificare che la nostra presa di posizione non ha natura personale, ma esclusivamente politica.
Alcuni di noi hanno oggi la libertà di intervenire perché hanno rinunciato alla proposta di incarichi rifiutando la logica della “trattativa privata” col Sindaco per rimanere coerenti al metodo della Politica, l’unico modo che abbiamo per resistere alle derive personalistiche e difendere i principi di rappresentatività fondamento della democrazia.
Conosciamo le prerogative che il Tuel conferisce al Sindaco, incluso il potere di nominare gli assessori, ma conosciamo anche le responsabilità del Consiglio comunale, massima assise cittadina, aula di rappresentanza del popolo reggino. È qui, in quest’aula, che ogni Sindaco, ogni assessore deve dare conto del proprio operato su programmi, azioni e risultati.
L’iniziativa del Sindaco, impulsiva e personale, è monca dei passaggi politici necessari per essere legittimata.
Avrebbe dovuto convocare la sua maggioranza per verificare approfonditamente il raggiungimento degli obiettivi programmatici dei singoli settori.
Noi riteniamo che, considerata la straordinarietà del momento (solo pochi mesi ci separano dalle elezioni amministrative), sarebbe stato utile allargare questa discussione a tutte le forze politiche del centro sinistra, anche a quelle che in questo momento non sono rappresentate in Consiglio comunale ed in Giunta, ma che possono fornire il loro contributo in prospettiva futura.
I temi che riteniamo meritino un approfondimento costruttivo sono:
- la spesa dei fondi del PNRR;
- lo stato di avanzamento delle opere pubbliche;
- l’impiantistica sportiva;
- i servizi comunali quali il trasporto pubblico, i tributi e la riscossione, le manutenzioni, la raccolta rifiuti;
- la riforma del sistema di decentramento amministrativo e la ricostruzione delle circoscrizioni;
- l’offerta culturale in città;
- la pianificazione strategica, attuazione del PSC e del Piano Spiagge;
- le politiche giovanili;
- la cura del verde pubblico;
- l’edilizia popolare.
Questa maggioranza consiliare, insieme all’intera coalizione di centro sinistra, potrà ricompattarsi, completare il mandato e ripresentarsi all’elettorato unita e forte di un percorso condiviso, soltanto attraverso una verifica politica dei settori maggiormente impattanti sulla vita quotidiana dei nostri concittadini.
Per questi motivi, parteciperemo, per senso di responsabilità istituzionale, al voto del primo punto all’ordine del giorno e, successivamente, abbandoneremo l’aula in segno di sfiducia nei confronti di questa Giunta.
Le decisioni assunte siano azzerate e si convochi la maggioranza consiliare per avviare un confronto politico sui temi suindicati.
Successivamente, insieme ai partiti ed ai gruppi consiliari, si scelgano ruoli e persone, nel rispetto dei principi di meritocrazia e rappresentatività.
Diversamente, qualora le nostre proposte non fossero accolte, saremmo pronti ad assumere scelte definitive nel rispetto del mandato elettorale conferitoci dai cittadini, non potendo sostenere, neppure indirettamente, una Giunta comunale frutto di scelte personali del tutto sganciate da valutazioni politiche e di merito.
I Consiglieri Comunali firmatari del documento
- Giuseppe Marino
- Francesco Orlando Barreca
- Santo Bongani
- Filippo Quartuccio
- Giuseppe Francesco Sera
- Vincenzo Marra
- Nancy Iachino
