Dall'AdSP dello Stretto ok al documento di programmazione. Gli obiettivi per i porti

Dopo l'adozione il DPSS sarà sottoposto, mediante conferenza dei servizi indetta dall’AdSP, al parere di ciascun Comune territorialmente interessato

Nel corso della riunione odierna del Comitato di Gestione dell’AdSP dello Stretto è stato adottato, all’unanimità, il Documento di Programmazione Strategica di Sistema Portuale (DPSS) che rappresenta una delle principali innovazioni normative, introdotte dall’ultima riforma della Legge n.84/94 di riordino della legislazione in materia portuale, in tema di programmazione della pianificazione dei porti facenti parte delle AdSP, configurandosi quale strumento di indirizzo per la successiva redazione dei singoli Piani Regolatori Portuali.

I contenuti principali del DPSS, secondo le previsioni della norma, sono quelli di definire gli obiettivi di sviluppo dei singoli porti;  gli ambiti portuali, intesi come delimitazione geografica dei singoli porti amministrati dall’AdSP e che comprendono, oltre alla circoscrizione territoriale propriamente detta riferibile all’Autorità di Sistema, le ulteriori aree pubbliche e private assoggettate alla giurisdizione della stessa; la ripartizione degli ambiti portuali in aree portuali, in aree retro-portuali ed in aree di interazione tra porto e città; i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio con i singoli porti, esterni all’ambito portuale di tipo viario e ferroviario, nonché gli attraversamenti dei centri urbani rilevanti ai fini dell’operatività dei singoli porti.

Fra tutti i porti del Sistema portuale dello Stretto solo quello di Messina ha un piano regolatore portuale approvato di recente (agosto 2019) mentre per tutti gli altri sono disponibili o PRP datati oppure addirittura non esiste un piano.   Per questi ultimi è stato necessario avviare preliminarmente un confronto con le singole  Amministrazioni Comunali interessate che si è concluso con la sottoscrizione di accordi contenenti le principali strategie per lo sviluppo dei porti e indicazioni per avviare la formazione dei PRP.

Completata questa fase si è passato all’ascolto di tutti gli stakeholders, delle Istituzioni coinvolte nella gestione delle attività portuali e dei cittadini per recepire contributi utili a definire la strategia complessiva di sviluppo. Un percorso laborioso, condotto dall’AdSP con il supporto del RTI di professionisti specializzati all’uopo incaricato per la formazione della proposta di documento, che ha consentito di strutturare uno strumento di programmazione che risponde pienamente alle indicazioni normative ed anche alle più recenti modifiche sul procedimento di formazione del DPSS conseguenti all’intervento della Corte Costituzionale con sentenza n. 6/2023.

Particolare attenzione è stata quindi rivolta alla elaborazione delle linee guida per la formazione dei Piani Regolatori Portuali dei singoli porti di cui val la pena in questa fase segnalare gli obiettivi più significativi:

  • per tutto il sistema portuale: approfondire il tema del fabbisogno di infrastrutture di trasporto integrate per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l’occupazione e la competitività;
  • per il Porto di Messina-Tremestieri: implementare la capacità di accoglienza e gestione dei traffici crocieristici, valorizzare il waterfront cittadino nord e della zona falcata, ottimizzare la collocazione delle funzioni di traghettamento, cantieristiche e logistiche (ivi compresa la gestione dei flussi veicolari con la relativa viabilità e aree di accumulo e buffer);
  • per il Porto di Milazzo: avviare una revisione della destinazione funzionale delle banchine, dei piazzali e degli specchi acquei al fine di stabilire una organica convivenza eliminando le interferenze critiche e consentendo a ogni funzione di avere margini di sviluppo futuri;
  • per il Porto di Villa San Giovanni: spostamento delle darsene per il traghettamento delle auto e dei TIR a sud delle invasature ferroviarie individuando le nuove funzioni, anche di tipo non portuale, che potranno essere svolte negli ambiti lasciati liberi dagli scivoli attualmente in concessione ad un operatore privato; potenziamento delle banchine di ormeggio per i mezzi veloci dedicati al traghettamento dei passeggeri a piedi e miglioramento della qualità dell’accoglienza e dei servizi erogati anche in regime di continuità territoriale ferroviaria;
  • per il Porto di Reggio Calabria: avviare una revisione della destinazione funzionale delle banchine, dei piazzali e degli specchi acquei al fine di stabilire una organica convivenza eliminando le interferenze critiche e consentendo a ogni funzione di avere margini di sviluppo futuri; definire l’integrazione delle attività portuali con il completamento della riqualificazione del lungomare cittadino e la realizzazione del Centro Polifunzionale e Museo del Mare.
  • Per il Porto di Saline: riqualificare e rendere operativo il porto.

Dopo questa adozione il DPSS sarà sottoposto, mediante conferenza dei servizi indetta dall’AdSP, al parere di ciascun Comune (Messina, Milazzo, Pace del Mela, San Filippo del Mela, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Montebello Jonico) territorialmente interessato, che si dovrà esprimere entro quarantacinque giorni dal ricevimento dell’atto, decorsi i quali si intenderà espresso parere non ostativo all’approvazione. In questo transitorio la proposta sarà anche sottoposta all’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare che comunque è già stato ascoltato nella fase preliminare ma che aveva richiesto di conoscere la proposta definitiva.

Nei quarantacinque giorni successivi all’acquisizione del parere dei Comuni, previa intesa con le Regione Calabria e con la Regione Siciliana territorialmente interessate, il DPSS sarà esaminato per l’approvazione finale dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si esprimerà sentita la Conferenza nazionale di coordinamento delle Autorità di sistema portuale.

A quel punto l’AdSP dello Stretto potrà procedere alla redazione dei singoli Piani Regolatori Portuali o al loro aggiornamento per il raggiungimento di quello che è poi l’obiettivo principale di questo processo e cioè di consentire l’avvio delle progettazioni e la cantierizzazione delle opere ritenute strategiche per lo sviluppo dei Porti dello Stretto.

Il Presidente Mario Mega ha dichiarato:

“L’adozione del DPSS è un passaggio importante per pervenire all’avvio della fase di elaborazione o revisione dei Piani Regolatori Portuali dei singoli porti che sono gli strumenti indispensabili per avviare quello sviluppo infrastrutturale, di cui sono state delineati già sin d’ora gli obiettivi, da tutti atteso. La approfondita fase di ascolto degli Enti Locali e degli stakeholders ci consente di essere fiduciosi di aver delineato al meglio la strategia da seguire e sono certo che l’ampia condivisione sulla nostra proposta sarà la dimostrazione della bontà del lavoro svolto grazie ai contributi del gruppo tecnico che ha operato ma anche dei componenti del Comitato di Gestione e di tutti i Comandanti dei porti che ringrazio per l’impegno e la collaborazione”.