Dpcm Natale, il sindaco Malara: 'Gambarie vuole tornare a vivere'

Il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte invita le istituzioni a programmare al più presto la ripartenza socioeconomica con ristori adeguati

Il 2020 non è stato un anno facile per nessuno. Troppe le perdite, troppe le difficoltà con cui l’uomo, di ogni religione e nazione, si è trovato a dover far fronte. Da qui la linea dura del Governo che, per le festività natalizie ha scelto di utilizzare la massima responsabilità mettendo in campo misure restrittive severe per evitare una nuova ondata di contagi Covid.

Le disposizioni contenute nel Dpcm Natale, però, non sono state accolte bene esattamente da tutti gli italiani, come spesso accade. Uno fra i nodi del Governo era quello sugli impianti sciistici che, quest’anno, stanno vedendo saltare un’altra stagione. Da qui l’appello del sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara che, in questi anni di amministrazione, ha fatto di Gambarie un polo turistico d’eccellenza, in particolar modo nella stagione invernale.

“Gambarie vuole tornare a vivere”: l’appello del sindaco Malara

“L’ultimo Dpcm per il contenimento della pandemia Covid varato dal Governo appare improntato ancora alla massima prudenza. Compito delle istituzioni è certamente quello di tutelare la salute dei cittadini, come bene primario ed assoluto. In un quadro generale di difficoltà, che nella nostra regione risulta ancor più acuta a causa della sofferenza del sistema sanitario, è chiaro che nessuno può permettersi di sottovalutare gli effetti che questa maledetta pandemia rischia ancora di generare sulla salute dei cittadini.

Ma la nostra montagna soffre, e vuole tornare a vivere. Le attività commerciali, gli imprenditori, gli operatori del turismo ed in generale il mondo del lavoro e dell’economia legato al settore della montagna, ormai da quasi un anno, si trova ad affrontare una crisi pesantissima.

Dovere delle istituzioni dunque è quello di individuare ristori adeguati. In generale per tutto il settore del commercio, ma ancor di più, in questo periodo, per tutte quelle aree turistiche, come la nostra, che attendono l’inverno ed in particolare il periodo natalizio, come uno dei momenti più importanti dell’anno per ciò che riguarda i flussi economici. Ma non è tutto qui.

Quotidianamente ascoltiamo le problematiche degli imprenditori, degli operatori economici, dei lavoratori che non solo devono far fronte alle difficoltà che vengono da un lungo periodo di sofferenza economica, ma che non riescono a programmare ciò che avverrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Ed è chiaro che se manca la programmazione non è facile pensare ad una ripartenza del comparto socioeconomico.

Il comprensorio di Gambarie in questi anni ha vissuto un momento di grande espansione. I risultati raggiunti in termini di investimenti pubblici, di infrastrutture e di servizi, che hanno generato anche un ampliamento degli investimenti privati, hanno prodotto importantissimi risultati per ciò che riguarda lo sviluppo del turismo sportivo, l’ampliamento dell’offerta turistica e l’attrattività del nostro territorio.

Nel cuore e nella mente di tutti noi rimangono vivide le emozioni vissute in occasione dell’inaugurazione delle nuove seggiovie, delle piste da sci, del bike park e di tutte quelle novità positive che sono state introdotte in questi anni e che hanno proiettato la nostra montagna in una prospettiva di crescita che ha generato effetti benefici su tutto il comprensorio. È chiaro che per quanto ci riguarda non è possibile gettare al vento anni di intenso lavoro e di sacrifici.

La nostra montagna vuole tornare a vivere. Il nostro compito è individuare ogni possibile soluzione affinché questo avvenga al più presto possibile ed in totale sicurezza. In questo senso vorrei invitare le autorità preposte a fare le più opportune valutazioni per fare in modo che la tutela della salute dei cittadini, bene supremo che non va in alcun modo messo in discussione, non sia contrapposto alle legittime prerogative socioeconomiche di un territorio come il nostro che ha enormi potenzialità, che in questi mesi a causa delle restrizioni ha già sofferto tanto e che merita di ripartire al più presto”.