Calabria, elezioni regionali - Il M5s rompe gli indugi: “Ci saremo”

Prima il sottosegretario Anna Laura Orrico, e poi Paolo Parentela, confermano la discesa in campo. E intanto la Nesci si (ri)candida…

Giornata importante e frenetica per il Movimento 5 stelle, che senza aspettare l’annunciato incontro tra il capo politico Luigi Di Maio e i parlamentari, ha annunciato la presentazione di una lista e di un candidato alla presidenza della Regione Calabria, che potrebbero svolgersi il prossimo 26 gennaio.

Ad annunciarlo, oggi a Cosenza, è stato il sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali del governo Conte, Anna Laura Orrico: “Il Movimento non si tira indietro – ha detto l’esponente pentastellato – e presenteremo una lista e un’alternativa valida”.

Il sottosegretario ha poi confidato che il Movimento in stretto contatto con il capo politico e sta vagliando tanti nomi e dialogando con diverse personalità cercando di capire la loro disponibilità.

“Il panorama – ha sottolineato la Orrico – non ci consente di costruire alleanza: le uniche che costruiremo saranno quelle con le liste civiche, con le quali abbiamo comunanza di principi e un lavoro pregresso”.

Intendimento, questo, confermato anche da Paolo Parentela, coordinatore della campagna elettorale del Movimento in Calabria, in un breve post apparso su facebook: “Il MoVimento 5 Stelle – si legge – sta lavorando per le Regionali della Calabria a partire dal programma, dal confronto interno e dal coinvolgimento di quella società civile che non teme di mettersi in gioco e che vuole sostenere il cambiamento concreto”.

Ma a Parentela è toccato il compito di stoppare le fughe in avanti di Dalila Nesci che, non dandosi per vinta dopo la bocciatura di Luigi Di Maio, ha rilanciato – sempre sul social facebook – la sua disponibilità ad “una candidatura di servizio” alla presidenza, chiedendo l’autorizzazione ad utilizzare il simbolo del Movimento: “Dire sì alla mia candidatura – scrive la Nesci rivolgendosi proprio a Di Maio e Grillo – significherebbe sostenere una giovane donna, in un percorso politico che sia responsabile, pragmatico e trasparente, di aggregazione civica trasversale e aperto a tutti, sia ai militanti di destra o di sinistra che a tutti quelli che non si ritrovano in alcuna delle attuali sigle di partito”. La Nesci non va per il sottile e rilancia, quello che potrebbe essere il suo manifesto:

“In mancanza di un progetto serio e costruito nel tempo ho sentito il dovere di metterci la faccia, perché non è mio costume scappare o nascondermi dietro un dito. C’è da rispondere al grido di dolore e voglia di rinascita della mia regione. Credo che il percorso politico da Portavoce del M5S mi dia la forza di rappresentare la faccia limpida e dignitosa di quei tanti calabresi che sono sempre stati maggioranza rispetto ai delinquenti e che in molte competizioni elettorali hanno espresso la loro voglia di cambiamento”. “Dobbiamo premiare – ha aggiunto – chi, fino ad oggi, nel territorio calabrese ha resistito fieramente alle ingiustizie e alle vessazioni. Con una candidatura dell’ultima ora o di sola testimonianza, rischiamo senz’appello il ‘terzo posto’ e quindi l’irrilevanza. Saremmo fuori dal Consiglio Regionale“.

Parentela da parte sua sostiene che “occorre superare ogni individualismo e bisogna dimostrare la differenza dagli altri con un progetto politico innovativo e credibile, quale quello che stiamo costruendo con tanta pazienza, fiducia e determinazione”.

Ma in questo progetto non c’è la Nesci, che Parentela non nomina mai:

“Tutti i contributi sono utili e importanti. Abbiamo bisogno di coesione, unità e capacità di sintesi”, ma, si legge ancora nel post, “le nostre regole e i nostri princìpi non consentono, come ribadito a chiare lettere dal capo politico Luigi Di Maio, la candidatura di eletti con il Movimento 5 Stelle che siano in carica, che invito a spendere le loro energie per il bene della comunità calabrese, la nostra sola priorità, specie in questa fase di confusione e rimescolamento che interessa i vecchi partiti e non ci riguarda affatto”.