Elezioni Comunali, MaC: 'Ecco perchè daremo una seconda chance a Falcomatà'

"Invitiamo i reggini a tali riflessioni"

Il risultato del primo turno ha  dimostrato che la città si è già espressa su Falcomatà, il quale è stato tra i nove candidati il Sindaco più votato, per cui nessuna convizione sulle alternative.

Chiaro che non potremmo mai mutuare un “clone Falcomatà” della prima legislatura e sono innegabili i problemi non risolti e l’inoperosità amministrativa su molti servizi essenziali. Tutto ciò va “rivisto e corretto”: strade, ordine e pulizia, illuminazione e verde pubblico, ristrutturazione idrica e fogniaria,  edilizia scolastica, impresa , commercio artigianato, rifiuti ed ecologia assieme alla necessaria riqualificazione del nostro patrimonio storico culturale e delle infrastrutture (porto,aeroporto, collegamenti ferroviari) al fine della promozione e rilancio del turismo.

Questi sono stati i temi trattati a confronto con il Sindaco e ci siamo ritrovati un Falcomatà umile nell’ammettere gli errori, maturo nella fissazione degli obiettivi e determinato nella strategia per realizzarli.

Essendo per noi la politica “lucido intelletto senza passioni” come insegnava Aristotele, padre dell’antica “Polis”, abbiamo deciso di dare una seconda possibilità all’attuale Sindaco metropolitano, che intendiamo affiancare. La politica metropolitana dovrà essere: progettazione, organizzazione, realizzazione e controllo. Falcomatà è già riuscito ad attenzionare la città al Governo ed esserne sostenuto, (abbattimento del deficit, programma di aiuto alle imprese dal MEF) dovrà ovviamente continuare!

Nulla di personale nei confronti del dott. Minicuci ma egli non è rispondente al profilo del Sindaco che immaginiamo per Reggio Calabria e le sfide che essa dovrà sopportare per divenire, finalmente, la Città-Stato cui ambiamo.Non abbiamo ascoltato alcun programma coinvolgente e concreto da parte  del candidato della Lega e ci convince ancor meno la testimonianza a suo favore dei maggiorenti della Liguria.

La città ha bisogno inoltre di “ verv”, dinamismo e rappresentazione della radiosità del futuro, necessita di amore dalle radici, di autentica “regginità” da interpretare come il destino di trovarsi non “qui ed ora”, perché di passaggio, ma di esserci già stati e restare dove si è gioito e lottato, sbagliato e riparato, sognato per  risvegliarsi con i piedi per terra e voler essere empirici, stipulando un patto  di sangue che solo tra coloro accomunati dagli stessi natali può essere valido.

Sono solo queste le ragioni per cui daremo fiducia e sosterremo Giuseppe Falcomatà, invitando inoltre i reggini a tali riflessioni.

Gabriella Andriani responsabile MAC