Elezioni 2020, Calabria meno 'trendy': la regione di cui nessuno parla

Fra pochi giorni due regioni d'Italia andranno al voto per eleggere il nuovo consiglio regionale. Eppure di una non sembra importare a nessuno

Fra pochi giorni due regioni d’Italia andranno al voto per eleggere il nuovo consiglio regionale: si tratta dell’Emilia Romagna e della Calabria, eppure della seconda sembra non importare proprio a nessuno.

Anche Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche e Puglia affronteranno questa ‘sfida’ nel 2020, ma solamente nella tarda primavera insieme, probabilmente, alle elezioni amministrative.

Le regioni delle due ‘Reggio‘ provengono da giunte targate Partito Democratico, ma una sembra aver riscosso più successo dell’altra, tanto da portare l’attuale governatore a candidarsi per un nuovo giro di ruota. Riuscite a indovinare quale? L’Emilia Romagna. Nella regione settentrionale l’esponente del centrosinistra è dato per favorito nonostante i consensi incassati dalla Lega con Lucia Borgonzoni.

Le similitudini tra le due regioni sono veramente difficili da ricercare visto che di una si discute costantemente mentre l’altra è stata quasi completamente ignorata.

Colpa della posizione geografica? Le disparità tra nord e sud non sono certo una novità. Il Governo nazionale cosi come la stampa hanno riempito gli italiani di informazioni sull’Emilia Romagna, su ciò che succede e ciò che succederà. Peccato, però, che lo stesso trattamento non sia stato riservato anche alla Calabria.

Il Sussidiario la definisce persino “meno trendy per i calcoli e le riflessioni nazionali dato che molto del Governo si gioca più a Bologna che non a Reggio Calabria: eppure domenica prossima le Elezioni Regionali 2020 sbarcano anche nella regione del Sud”.

Eh già anche qui si vota, anche qui si decide il futuro di un’intera regione e di una popolazione che, sicuramente, è stanca di essere trattata come popolo di serie B. Fortunatamente qualcuno non dimentica la punta dello Stivale, il Quotidiano, infatti, afferma:

“Sui media si parla quasi esclusivamente del voto in Emilia Romagna, considerato da molti una sorta di referendum sul governo Pd-M5S, ma nelle stesse ore si voterà anche in Calabria”.

La colpa della poca informazione non è però da imputare solamente agli ‘esterni’. A tacere sono, anche, i candidati della nostra regione. Questa del 2020 è stata infatti una campagna elettorale silenziosa in cui, non solo, i nomi degli esponenti sono stati tirati fuori dal cappello all’ultimo secondo, ma gli elettori non hanno avuto neanche avuto modo di conoscerli approfonditamente data la mancanza di dibattiti.

Il tempo stringe e mentre i candidati dell’Emilia sono impegnati in duelli serrati, in Calabria (almeno in Tv) tutto tace. Quale sarà il verdetto finale?