Regionali, il reggino Surace a sostegno di Tansi: 'La Calabria pensi al futuro dei propri figli'

Sessant'anni, l'imprenditore Filippo Surace si definisce un reggino e calabrese purosangue. La sua ricetta per la Calabria

Oltre 500 mila residenti nella provincia di Reggio Calabria si recheranno alle urne nella giornata (storica) di domenica 26 gennaio.

Conosciamo un altro candidato della lista Tesoro Calabria. Sessant’anni, l’imprenditore Filippo Surace si definisce un reggino e calabrese purosangue.

“Dal 1983 sono Agente di Commercio di sistemi per convogliamento dei fluidi con master Europei nel ciclo completo delle acque e della loro depurazione e dal 1993 svolgo attività imprenditoriale nel settore siderurgico”.

Da sempre cittadino di questa splendida regione che lo vede risiedere stabilmente nella città dello Stretto Surace ha un profondo e viscerale amore per la propria terra.

“L’amore spassionato che nutro per la mia splendida città e per la regione di cui faccio parte, mi ha portato a fare un’attenta riflessione su come è stato gestito fino ad oggi il nostro territorio. Ho deciso di candidarmi per dare un valore aggiunto ad una classe dirigente che fino ad oggi non ha fatto altro che fare i propri interessi e non quelli del popolo calabrese”.

Filippo Surace sceglie dunque Carlo Tansi e la lista Tesoro Calabria.

“Ho deciso di farlo accanto al prof. Carlo Tansi perchè le persone che fanno parte di questa lista sono professionisti con in testa idee ben chiare su come risolvere i tanti e annosi problemi che affliggono la Regione più bella e ricca d’Europa.

Ecco i punti del programma del candidato a consigliere regionale Surace:

RIFIUTI SOLIDI URBANI

“Il riciclo degli oggetti (bottiglie di acqua, incarto del pane, ecc.ecc.) che solitamente viene cestinato in maniera indiscriminata, dovrebbe diventare una risorsa. L’amministrazione deve mettere nelle condizioni il cittadino di essere consapevole. Se il rifiuto diventa risorsa sarà possibile risparmiare sulla tassa sui rifiuti (TARI). Sarebbe auspicabile arrivare al 100% di differenziata ma non siamo maturi e non abbiamo stabilimenti per riciclare gli scarti. I termovalorizzatori con inceneritori a 700 °C inquinano, quindi, si dovrebbe prendere esempio da paesi del nord Europa che con la spazzatura hanno creato posti di lavoro, energia e nuova vita alla materia, che rinasce in sotto un altra forma, come ad esempio la plastica.Propongo un unico impianto centralizzato, in un area industriale dismessa che sarebbe rivalorizzata, con un sistema della “Pirolisi” incenerimento a 12.000 °C che decompone qualsiasi materia alla sua molecola originaria e produce energia; in pochi anni l’impianto si ripagherebbe da solo con l’abbattimento dei costi e di gestione. La raccolta nei Comuni con delle isole ecologiche interrate mobili darebbe modo a tutti di smaltire i propri rifiuti in maniera semplice con costi contenuti”.

ACQUA PUBBLICA

“Un bene prezioso che deve tornare nelle mani della pubblica gestione. L’ affidamento a società esterne ha solo prodotto un grande introito per chi attualmente la gestisce non garantendo minimamente il più ed essenziale diritto. Bisognerebbe riprendersi questo sacrosanto bene naturale, in maniera diretta, così da garantire, oltre la sicurezza di avere la acqua corrente sempre a casa anche un prezzo di costo (la metà di oggi) con investimenti  per il risanamento delle reti idriche e degli acquedotti con il sistema economico del relining”.

DEPURAZIONE DEI REFLUI

“Abbiamo le coste più belle d’Europa, ma, che però, per via dello sversamento senza gli ovvi trattamenti delle acque, sono le più inquinate e non fruibili da chi vorrebbe godersi nella stagione estiva, turisti e no, la bellezza del nostro territorio.La cattiva  gestione degli impianti  per la depurazione delle acque reflue, che peraltro potrebbero essere riutilizzate per irrigazione agricola, è quasi inesistente! Per non parlare  delle acque industriali. Gli impianti dovranno essere dimensionati per volume di scarico variabile in funzione degli abitanti durante le stagioni così da ottenere il buon funzionamento, inoltre si devono separare le acque di scarico fognario da quelle meteoriche (come era noto ai nostri antenati). Gestendo insieme i due scarichi si creano volumi di acqua a volte imprevedibile per le piogge che annacquano i fanghi biologici e bloccano il processo depurativo dei pochi depuratori che ci sono”.

BONIFICA E SICUREZZA DEL TERRITORIO

“Anche per questo esistono le risorse finanziarie che non vengono utilizzate (solo il 21% delle risorse finanziarie disponibili sono state investite nel settore dei sistemi idrogeologici mentre il 79% è stato restituito pochi mesi addietro per scadenza dei termini di impegno) immediata bonifica di terreni industriali dismessi e discariche abusive e non funzionati che inquinano con aumento delle malattie gravi che affliggono i nostri Calabresi, infine mettere in sicurezza il territorio con interventi negli alvei dei torrenti e delle zone in frana”.

VIABILITA’

“E’ noto che la Calabria è una regione geograficamente svantaggiata per la posizione che occupa. Questo non deve assolutamente essere uno svantaggio per chi ci vive però. Purtroppo lo è! Questo perché le poche infrastrutture viabili che collegano i tanti centri urbani sono mal gestite, obsolete e  insufficienti. Quando si è cercato di realizzare qualcosa è stato sempre un bocconcino prelibato, sia per i politici, sia e soprattutto per la criminalità organizzata che ha ottenuto grande profitto.il punto cruciale è proprio questo, creare delle infrastrutture, e cioè strade e sistemi di collegamento terresti come le ferrovie, collegamenti aeroportuali, che consentono a tutti di spostarsi lungo la regione ma soprattutto lungo la penisola senza un grande dispendio di tempo o economico”.

SANITA’

“Immediata realizzazione dei 4 ospedali già finanziati ed ancora solo un cantiere attivato (Vibo Valentia); inoltre avvocatura Regionale per difendere la Regione dalle cause (100% perdente) per malasanità; nuovo management meritocratico per le gare d’appalto e creare fiducia nei pazienti per utilizzare la sanità Calabrese con presenza di Eccellenze già esistenti e purtroppo sottovalutate per un sistema incompleto nelle risorse umane e tecnologie”.

DISOCCUPAZIONE

“Creare lavoro finanziando l’agricoltura delle Eccellenze Calabresi (olio – Vino – Bergamotto, Cedro, ecc..) creando una filiera Regionale con Università ed investimenti dedicati alla promozione dei nostri prodotti, le vie del gusto Calabrese per attrarre turisti; incentivare quindi il turismo sviluppando automaticamente il terziario dei servizi al turismo; dipartimento alla cultura (che non esiste !) per turismo estivo – invernale – enogastronomico e culturale”.

Infine un appello ai tanti calabresi:

“Concludo chiedendo ai cittadini calabresi fiducia, fiducia in un programma di concrete idee portate avanti dal prof. Carlo Tansi il quale ha già dimostrato che in breve tempo e con criterio scientifico si possono far facilmente funzionare le cose ed un esempio è “Protezione Civile” che ha diretto per ben tre anni. Il 26 gennaio il popolo calabrese si svegli pensando al futuro dei propri figli”.