Tansi a CityNow: "Io credibile, in Calabria nessuna ideologia, esiste il partito unico della torta"

L’appello ai calabresi: “Non astenetevi, fate il gioco dei potenti, e prima di andare a votare mettetevi una mano sulla coscienza”.

È con Carlo Tansi la prima diretta web del 2020 di CityNow, che scalda i motori in vista delle elezioni regionali che si terranno il prossimo 26 gennaio. Il format, ideato dalla testata giornalistica reggina, si concentra in 40 minuti di domande e risposte – provenienti anche dal popolo di facebook che quindi interagisce direttamente con il candidato – che servono nei limiti del possibile a far conoscere il candidato di turno e gli aspetti salienti del suo programma.

E Carlo Tansi non si è sottratto alle domande del direttore Vincenzo Comi e del collega Roberto Foti, spiegando il suo tour elettorale in Camper (noleggiato a 4200 euro per due mesi) che proprio nella giornata di ieri (ma non solo) ha fatto tappa a Reggio Calabria: “Stiamo insediando i super potenti che gestiscono la Regione da 40 anni. Facciamo paura nonostante siamo i più deboli. Un sondaggio commissionato dalla Cisl ci dà al 30%”. Insomma, Tansi si dice molto fiducioso per la partecipazione che sta riscontrando, e spera in un colpo di coda nel rush finale della campagna elettorale, partita per lui lo scorso 7 agosto in splendida solitudine.

Nato a Cosenza nel 1962 il geologo cosentino non ha mai avuto tessere di partito: “Ho deciso di scendere in campo perché ho capito, nel corso dei tre anni alla guida della Protezione civile, che abbiamo la regione più bella d’Italia, un mare di risorse, abbiamo la storia che ha fatto della Calabria il centro del mondo. Ma ho capito che a causa di un manipolo di incapaci, cialtroni e imbroglioni di direttori generali dirigenti e funzionari, occupiamo ancora gli ultimi posti in tutte le classifiche. È come avere una Ferrari tenuta tra le ragnatele in garage”.

Dal web arrivano richieste di delucidazioni in tema di sanità: “Da quando negli anni 80 è passata dai comuni alle regioni i politici si sono impossessati della sanità piazzando dirigenti e primari in ogni dove, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”. La ricetta di Tansi è quindi quella di recidere i legami tra sanità e politica, privilegiare manager capaci con curriculum, dotare gli ospedali spoke di efficacia. Senza dimenticare di potenziare l’avvocatura regionale che cura gli interessi delle Asp che perdono regolarmente i contenziosi.

Ma il male peggiore per il candidato di Tesoro Calabria è la burocrazia: “E’ un sistema che sconfina nella criminalità, nel senso che è un sistema per creare potere. Ciò succede quando un sacrosanto diritto lo si fa diventare privilegio. Noi proponiamo di diminuire i dipartimenti, e stabilire un monitoraggio informatico dei documenti, in modo da dare nome e cognome al burocrate che blocca una qualsiasi pratica”.

E se la Sorical “per legge deve essere chiusa e le risorse idriche gestite dai Comuni”, la questione rifiuti, sentita un po’ dappertutto, per Tansi può riassumersi in un “rifiuti zero non è un miraggio”: “Se si fa come in altre parti d’Europa, si può pensare di ricompensare la raccolta dei rifiuti in appositi ecodistretti. Ma poi ci sono i termovalorizzatori per smaltire i rifiuti e creare energia termica. In alcune parti del mondo sono ubicati nei centri città quindi a basso impatto ambientale”.

“La Calabria deve crescere tutta insieme e uniformemente – dice in tema di mobilità e trasporti-. Troverò gli strumenti giuridici per chiudere la Sacal o per esercitare un forte controllo perché non devono esserci calabresi di serie “a” e di serie “b”, e gli aeroporti devono essere interconessi tra loro”.

Tansi, sollecitato dalle domande degli internauti rivendica il diritto di dirsi credibile per il suo trascorso nella Prociv. E poi attacca: “In Calabria non esiste ideologia politica di destra o di sinistra, qui esiste il partito unico della torta. I partiti non hanno fatto niente di buono in Calabria, e poi oggi abbiamo visto quanti ieri di destra si sono candidati a sinistra e viceversa”.

E sugli altri candidati alla carica di presidente Tansi non le manda certo a dire: “Callipo è un bravo imprenditore ma non si può dire che è la novità. Si è candidato nel 2010 con Idv, nel 2014 ha fatto l’endorsement a suo nipote Mangialavori e a Wanda Ferro, quindi col centrodestra, poi si era proposto con i 5 stelle per poi scomparire e spuntare come un tonno e candidarsi col Pd”. L’ex direttore della Protezione civile non risparmia neanche Jole Santelli: “Con lei c’è chi ha fatto il salto della quaglia, quindi un apparato clientelare, e chi ha guastato la nostra sanità da 50 anni”. Più tenero con Francesco Aiello, che dice di conoscere personalmente, ma meno con i 5 stelle: “hanno 18 parlamentari e governano da due anni ma che beneficio hanno portato in Calabria?”

Per Tansi, “non bisogna illudere i giovani, è un peccato mortale”, e per liberare la Calabria e la Regione quale primo atto promette di “convocare i nove procuratori della Calabria e direi loro mettiamo tutte le forze in campo per cambiare questa regione, a partire dalla tracciabilità degli appalti per fare diventare la Regione un palazzo di cristallo”.

Infine, l’appello ai calabresi: “Non astenetevi, fate il gioco dei potenti, e prima di andare a votare mettetevi una mano sulla coscienza”.

Appuntamento a mercoledì alle ore 16 con la diretta di CityNow: ospite Francesco Aiello.