Emergenza COVID a Reggio. Foti a CityNow: 'Tamponi a tappeto? Ben venga l'aiuto dei privati'

Numeri in calo? Il dott. Foti rimane molto cauto: 'Dobbiamo ancora aspettare. Numeri assolutamente sottostimati"

Non c’è un attimo di tregua. Sono giorni di grande lavoro con ritmi intensi e continui cambiamenti. All’interno del Grande Ospedale Metropolitano si affronta l’emergenza COVID-19 con professionalità, coraggio, dedizione e responsabilità.

A capo del GOM c’è il dott. Giuseppe Foti, direttore sanitario aziendale. Questo pomeriggio, in una lunga diretta FB, è intervenuto ai nostri microfoni analizzando la situazione attuale.

“Sono ore molte intense. In tanti anni di attività non era mai capitata una cosa del genere. Non c’era mai stato un periodo così impegnativo dal grande coinvolgimento emotivo. Questa volta però la situazione è ancora più inaspettata e molto concentrata nel tempo”.

Proprio nella giornata di ieri sono stati raggiunti i 100 casi nella provincia di Reggio Calabria.

“Al momento sono 22 i ricoverati in malattie infettive, 3 in pneumologia e 6 in terapia intensiva. Di questi alcuni sono intubati ed altri sono assistiti con ventilazione non invasiva e versano in condizioni critiche”.

Nonostante il trend sia lievemente in calo  il dott. Foti è molto cauto nella lettura dei dati.

“E’ ancora prematuro per capire e comprendere se siamo una fase calante o ascendente. I dati di oggi ci dicono che i numeri sono invece in aumento rispetto ai giorni scorsi. Ancora non vediamo gli effetti delle restrizioni imposte dal Governo. Dobbiamo ancora aspettare qualche giorno per poter interpretare bene i dati”.

Chiediamo cosa pensa dello studio sul recente studio fatto su Nembro, il piccolo Comune della provincia di Bergamo secondo cui il numero vero dei morti sarebbe addirittura quattro volte superiore di quello ufficiale.

“Sia il numero dei morti, sia quello dei vivi contagiati è un numero assolutamente sottostimato. I tamponi vengono fatti solo secondo determinati criteri. I dati sottostimano la realtà della diffusione della malattia. Se i casi fossero molti di più significherebbe che la mortalità è più bassa di quella che ad oggi rileviamo”.

La nuova area del GOM ha riorganizzato il lavoro di alcuni reparti ottimizzando l’iter procedurale dedicato ai pazienti COVID-19.

Intanto nella giornata di ieri è stato attivato un secondo laboratorio in cui è possibile eseguire il test tampone sul coronavirus.

“La nostra microbiologia è gravata da un impegno mostruoso in termini di tamponi effettuati. Avere un altro laboratorio per noi vuol dire smaltire un bel pò di lavoro. Controlli a tappeto? Sarebbe una cosa eccezionale e consentirebbe di diagnosticare le eventuali infezioni e di aumentare la serrata tra i pazienti positivi. L’obiettivo è quello di fare più tamponi possibili. Ben venga l’apporto del privato”.

Intanto in queste settimane sono aumentati i numeri della terapia intensiva. Sono stati ottenuti ulteriori 16 posti in terapia intensiva al momento fortunatamente non impegnati. La disponibilità totale sarebbe di 32 posti utilizzando alcune sale operatorie. Quanto alle tante donazioni arrivate in questi giorni il dott. Foti chiarisce:

“E’ stata raggiunta una cifra enorme. I soldi verranno utilizzati per l’acquisto di materiali e strumenti che possono essere utili n questa circostanza come i ventilatori polmonari e dispositivi di protezione individuale”.

QUI IL VIDEO INTEGRALE DELLA DIRETTA