GOM - Centro COVID-19, il dott. Foti: 'Riassetto totale. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti'

Emergenza COVID-19, il direttore del GOM ci spiega le ultime novità tra cambio di reparti, farmaci utilizzati, 'nuove' terapie, carenza di personale ed iniziative benefiche

E’ operativo da oggi il nuovo Centro COVID-19 all’interno del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.

Un intero blocco dedicato ai pazienti affetti da coronavirus.

“E’ formato da un piano terra in cui, oltre al pronto soccorso dedicato ai pazienti COVID-19, è disponibile una TAC (strumento fondamentale per la diagnosi del coronavirus che ha anche un valore prognostico importante sul paziente), due piani di pneumologia rispettivamente di 18 e 22 posti letto ed un reparto di malattie infettive di 21 posti letto che si va ad aggiungere all’attuale reparto di malattie infettive ed infine un reparto di OBI dedicato con 20 posti in cui saranno ricavati gli spazi anche per l’OBI pediatrico“.

Oltre al GOM anche la città di Reggio Calabria ha voluto rispondere presente alla sfida contro il COVID-19. Non solo attenendosi alle regole imposte dal decreto e dall’ordinanza del sindaco ma anche sostenendo il crowdfunding promosso da quattro ragazzi reggini che ad oggi sfiora i 150 mila euro raccolti. Accanto all’iniziativa dei privati adesso anche il GOM avvia una propria campagna e attiva i canali diretti per i versamenti.

“In questa fase così critica l’aiuto di tutti diventa prezioso. Adesso anche attraverso il sito aziendale sarà possibile donare e versare anche un solo euro per far fronte all’emergenza. La campagna si chiama ‘Il tuo aiuto è prezioso‘ e consente a tutti coloro che vogliono dare una mano di contribuire con una donazione a partire da 1 €”.

I fondi raccolti saranno destinati all’acquisto di monitor per pazienti e sistemi di monitoraggio, letti di terapia intensiva, ventilatori polmonari, attrezzature ed altri materiali per far fronte all’emergenza COVID19.

Intanto proprio nella giornata di ieri un virologo francese ha annunciato di sapere «come guarire dal Coronavirus». Il medico Didier Raoult ha pubblicato i risultati del suo test clinico sul trattamento del Coronavirus con la clorochina attraverso il Plaquenil.

“Ancora oggi non esiste un farmaco eziologico ovvero che agisce direttamente sul virus. Al momento utilizziamo alcuni antivirali che hanno dimostrato di essere efficaci ma che sono stati utilizzati per altre patologie e non per il coronavirus. Tutti i farmaci di cui si sta parlando in queste ore vanno bene ma non sono risolutivi. Per quanto riguarda il Plaquenil è un anti malarico di vecchia generazione che già conosciamo e una delle associazioni che facciamo prevede proprio il Plaquenil“.

Quanto alla provenienza dei pazienti ricoverati in Malattie Infettive, il dott. Foti ci conferma alcuni dati già diffusi ufficiosamente.

“Abbiamo parecchi casi da Montebello Jonico e da Gallico con qualche caso sporadico anche da altri posti come Bova o altre zone della città. Non c’è un unico grande focolaio ma sicuramente Montebello e Gallico sono i posti in cui si sono presentati più casi fino ad oggi”.

Mentre parliamo il direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano è al lavoro sulla riorganizzazione dei reparti ed è necessario più che mai, nella collaborazione di tutti i medici, soprattutto di quelli che non vivono direttamente il dramma del coronavirus.

“Il riassetto organizzativo coinvolge in realtà tutti i reparti – conclude il dott. Foti – L’intero ospedale sta dando prova di grande generosità e collaborazione. Purtroppo la carenza del personale è una carenza cronica. E’ stato da poco approvato il piano di fabbisogno che dovrebbe riaprire le porte a nuove assunzioni. Sono stati fatti dei bandi relativi all’evento epidemico ma ancora c’è molta strada da fare perchè moltissimi reparti sono ancora in forte sofferenza. Ed è per questo che abbiamo bisogno del sostegno di tutti…”.