GOM, il dott. Arcadi a CityNow: 'Nasce il Centro COVID-19. Vi spiego come funziona...'

Un'intera palazzina al servizio dei pazienti con COVID-19. Il punto con il dott. Nicola Arcadi

Si lavora incessantemente al GOM.

Sono ore delicate in cui ci si concentra esclusivamente sull’emergenza COVID-19. Dirigenti, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e primari, tutti attorno ad una scrivania per impostare un nuovo metodo di lavoro.

L’emergenza del Coronavirus impone un riassetto organizzativo che stravolge l’attività dei principali reparti.

La direzione ha individuato, a tal fine, un’ala della struttura ospedaliera trasformata proprio in questi giorni in un vero reparto d’emergenza. Sarà il Centro COVID-19.

Il nuovo Polo sanitario reggino aprirà i battenti con 100 posti letto in un unico spazio dedicato. Tra i reparti coinvolti nel cambiamento, oltre NeuroradiologiaPneumologia, Malattie Infettive e OBI, c’è anche la Radiologia diretta dal prof. Nicola Arcadi.

“Stiamo lavorando in maniera quasi totale all’emergenza COVID-19. I continui casi assorbono tutte o quasi le nostre energie – spiega il dott. Arcadi ai nostri microfoni – Questa notte abbiamo lavorato solo a toraci con sospetto COVID-19. In questi giorni è stata liberata un’intera palazzina e i locali dell’ex chirurgia sono stati riorganizzati per dare spazio al nuovo Centro. La Neuroradiologia, al momento, si accorpa al reparto di Radiologia mentre noi utilizzeremo le loro apparecchiature per effettuare gli esami sui pazienti con COVID-19″.

Con il riordino dei reparti e gli spostamenti di tecnici, infermieri e medici sarà possibile utilizzare nello specifico un tavolo radiologico, una TAC ed un apparecchio portatile digitale.

“E’ una soluzione che mira a decongestionare il Pronto Soccorso e che permette ai pazienti con COVID-19 di essere preliminarmente visitati con i primi esami di accertamento in un’unica struttura. Lo scopo è quello di evitare rischi di contagio da Coronavirus“.

La tenda del triage che si trova al piano terra, è circondata adesso, a distanza di pochi metri, dagli altri reparti con le apparecchiature necessarie alle prime verifiche.

“Vi spiego come funziona: al piano terra accanto al triage c’è la radiologia per i primi accertamenti al torace, al primo piano ci sarà l’OBI COVID-19 (Osservazione Breve Intensiva) ed infine altri due piani, la Pneumologia ed infine un altro reparto di Malattie Infettive COVID-19″.

Oltre al tampone che attesta la positività al virus, diventa fondamentale anche l’esame della TAC.

“I pazienti con COVID-19 mostrano caratteristiche particolari – spiega il dott. Arcadi – In particolare si evidenzia un prevalente interessamento dell’interstizio polmonare. E’ un’esame che va di pari passo con il tampone. Attraverso la TAC è possibile cogliere i segni polmonari della malattia in fase acuta.”

Il ‘quartier generale’ predisposto dalla direzione generale del GOM consentirà dunque una corretta ed impeccabile gestione del paziente affetto da Coronavirus.