Emergenza rifiuti, Naim: 'Ecco il regalo di Natale per i cittadini di Arghillà' - FOTO

L'emergenza rifiuti nel quartiere di Arghillà ha raggiunto livelli inimmaginabili. L'appello dei cittadini alle istituzioni

A Reggio Calabria non è affatto un bel Natale. Non solo per il Covid, le restrizioni del Governo, ma anche a causa dell’emergenza rifiuti. Pur essendo intervenute nella pulizia di diverse discariche abusive, EcoPiana e Avr non hanno risolto definitivamente il problema che, ormai, da mesi affligge la città dello Stretto.

A testimoniarlo sono, in particolar modo, i residente del quartiere di Arghillà. Nella periferia nord di Reggio Calabria, che in alcuni punti è stato ripulita grazie alla raccolta straordinaria organizzata dal Comune, dall’altra, soffre ancora di un’emergenza che ha raggiunto un livello inimmaginabile.

Emergenza rifiuti: l’appello dei cittadini di Arghillà

Rifiuti Arghillà 2

Le immagini parlano da sé e raccontano la storia di un’intera strada completamente sommersa da cumuli di spazzatura depositata lì chissà da quanto tempo.

“Questo è il regalo di Natale che Avr e il settore ambiente hanno riservato ai cittadini di Arghillà Nord”.

Sono queste le parole di Giuseppe Naim, coordinatore del Comitato di quartiere e candidato alle prossime regionali tra le fila di Carlo Tansi in un post su Facebook.

Nessuna risposta dalle istituzioni

Rifiuti Arghillà 1

A risolvere la situazione, spiega ancora Naim, non è servita neanche la lettera ufficiale inviata al Ministro dell’Ambiente e al Prefetto.

“Il dirigente ff Ambiente del Comune ha scritto che giorno 14 dicembre Arghillà nord sarebbe stata ripulita. In 50 anni che abito a Reggio, non ho mai visto uno scempio simile a questo, non tanto per le dimensioni, ma per il livello di sfregio dei più elementari diritti dei cittadini. La cosa peggiore è che tutto questo è tollerato e consentito dal Sindaco, dal dirigente Ambiente, dal presidente della multinazionale Avr Spa, dal Prefetto, dal Ministro dell’Ambiente e dal Presidente del Consiglio dei Ministri, tutti perfettamente al corrente della situazione”.

Scena simile si presenta anche in un’altra zona del quartiere, presso Casa della Spiritualità “Santa Maria Porto di Pace”.

“Un grazie sentito, per la mancata raccolta della differenziata da mesi. Qui non si tratta di micro-discariche ma di mancata raccolta presso la sede. Un grazie doppio, considerato anche il modico importo di 5. 700 euro pagato dalle sorelle per un servizio truffaldino ed inesistente. Le Suore perdonano, nello spirito del Natale, anche, se dicono, che né in Veneto né in Bolivia, dove vivevano, hanno mai visto uno scempio simile a questo”.

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