Fare Rafting tra le bellezze naturali ed incontaminate della Calabria
17 Agosto 2015 - 09:45 | di Vincenzo Comi

di Antonello Diano – Spesso ci lamentiamo delle poche cose da fare in Calabria, non sapendo invece che a poca distanza esistono organizzazioni ed eventi che fanno apposta per noi.
È da qualche annetto che ho deciso di dedicarmi al Trekking ed all’esplorazione della montagna, non solo da amante della fotografia per catturare scatti suggestivi ma anche da amante della propria terra, per riscoprire e conoscere quei luoghi altrimenti da me inesplorati.
Da “uomo di mare” ritorno sui miei passi poichè da piccolo odiavo la montagna.. Sarà le troppe curve e la nausea per arrivare a Gambarie, e le poche attività da fare.
Grazie alle escursioni realizzate con il mio professore di grafica dell’Accademia di Belle Arti, ho scoperto una
nuova passione: quella della montagna.
Al momento la montagna rappresenta per me la pace: l’odore dell’erba fresca, il canto rilassante degli uccelli, l’odore di caminetto, il buon cibo tradizionale calabrese, l’assenza di rumore e la lontananza dalla tecnologia. Tutto questo condito da una buona dose di attività fisica.
Grazie alla splendida organizzazione dell’Associazione ASPROMONTE WILD (www.aspromontewild.it) alla quale mi aggrego nelle varie escursioni alla scoperta dell’Aspromonte, ho vissuto un’esperienza che pensavo di non poter fare qui in Calabria: IL RAFTING.
Ma cos’è il Rafting? È una discesa fluviale su un particolare gommone inaffondabile e autosvuotante chiamato raft dove l’equipaggio governa l’imbarcazione tra le rapide grazie alle pagaie. Dove si svolge? A Mormanno nel cuore del Parco Nazionale del Pollino e precisamente sulle sponde del fiume Lao.
Ecco la crono-storia: la mattina inizia presto e dopo un viaggio di 3 orette arriviamo a Mormanno, precisamente a Papasidero dove vi è il Meeting-Point del RAFTING LAO (www.raftinglao.it).
Dopo esserci cambiati indossando muta in neoprene, giubbotto salvagente, k-way, scarpe e caschetto di sicurezza assistiamo ad un briefing istruttivo dove ci viene spiegato il rafting, le istruzioni per pagaiare, i comandi e le istruzioni di sicurezza. Dopo una breve prova sul gommone in secca, ci rechiamo al punto di partenza in pullmino.
Siamo pronti alla partenza, siamo in 6 per gommone compreso l’istruttore ed una volta spinto in acqua siamo pronti a pagaiare verso l’avventura.
Lo scenario è stupendo, la natura incontaminata la fa da padrona tra le gole boschive, alberi, grotte e fauna.
Ci vuole molta intesa tra i rematori per essere sincronizzati e non pagaiare a vuoto, ma dopo qualche “miscelata di caffè” riusciamo a comprenderci e a navigare in sincro.
Il rafting è un’esperienza piacevole, si passa da una navigata leggere dove la corrente ti trascina a una navigata più forte dove bisogna darci di braccia per contrastare la forza delle rapide e per scontrarsi leggermente contro le rocce o i rami che si affacciano sul fiume.
Non mancano i momenti divertenti rilassanti: ogni rapida è un acquazzone assicurato, nei momenti di break ci si lancia acqua tra i vari gommoni e ogni tanto si finisce letteralmente in acqua MA è UN PIACERE!
A volte sembra di dimenticarsi di essere in Calabria di quanto si è immersi nella natura: ci si ritrova nel verde senza rumori di macchine, mentre si pagaia le libellule e le farfalle ti volano attorno, gli uccelli balzano e spiccano voli da un ramo all’altro mentre l’odore delle piante pervade le narici.
Vi è anche tempo per una fermata ed un bagno refrigerante con relativo selfie sotto una cascata!
E non manca il tempo delle sfide per chi arriva primo alla fine del percorso che dura oltre un’ora e mezza.
Stanchi e bagnati ci rivediamo negli scatti effettuati dall’istruttore che ci segue in Kayak, e dopo esserci asciugati ci sistemiamo nell’area pic-nic dove ci rifocilliamo con una tipica “merenda calabrese”: salame, capicollo, olive, pecorino, giardiniera, pasta con sugo di melenzane, vino, tiramisù ed immancabile caffè! a farci compagnia gatti e cani!
Esito dell’esperienza: non si può spiegare a parole una volta vissuta ma è assolutamente da rifare! Sia per
l’adrenalina che per i momenti di relax ma soprattutto per disintossicarsi dal centro abitato!