Fase 2 a Palmi, l’estate di Ranuccio tra buonsenso e responsabilità: ‘Ripartire dal turismo grande opportunità’

Il primo cittadino traccia la strada in vista della ripresa: Aspettiamo indicazioni dal Governo, ma non saremo una città dormitorio

“Non so se saremo costretti a fare le nostre vacanze in Calabria, visto che c’è una novità al giorno, ma certamente questa è una grande opportunità. Da un lato perché, sarà un luogo comune, ma è verissimo che non conosciamo le nostre bellezze. Dall’altro c’è da dire che le nostre risorse culturali, architettoniche e paesaggistiche non solo hanno il pregio di far godere l’animo, ma possono rappresentare un indotto importante”.

Il sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio – ospite della consueta “diretta” di CityNow.it – non ha dubbi sulla seconda fase. La ripartenza del Paese, della nostra Regione e in particolare della comunità palmese deve necessariamente passare da un atto di responsabilità, buonsenso e coraggio:

“Se nella prima fase era preponderante la tutela della salute pubblica, con l’adozione dei provvedimenti restrittivi, a quasi tre mesi da questa chiusura è altresì improcrastinabile l’esigenza di far ripartire l’economia. Abbiamo il dovere tuttora di tutelare la salute dei cittadini, ma non possiamo pensare di tenere chiuse le attività”.

Per Ranuccio si deve ripartire dalle piccole e medie imprese che più di tutte hanno subito questa emergenza. Basti pensare all’imminente stagione estiva. Il primo cittadino racconta di aver incontrato una delegazione di barbieri e qualche giorno fa di aver ascoltato gli imprenditori turistici.

“Tutti vogliono risposte. Il punto, però, è che si naviga a vista. Noi sindaci non sappiamo purtroppo che indicazioni dare a questi imprenditori che fanno vivere la città ma che fanno vivere anche padri e madri di famiglia”.

“Il dramma è che c’è un grande punto interrogativo. Credo che il segreto sia la programmazione. Senza non si può andare lontano. Quindi senza linee guida come faranno questi imprenditori ad affrontare la stagione estiva. Noi stiamo facendo la nostra parte, nel senso che abbiamo già proceduto, come consuetudine, alla pulizia della spiaggia, del lungomare, alla manutenzione delle passerelle per disabili, alle docce gratuite…”

Ma come immagina il sindaco di Palmi l’imminente stagione estiva al tempo del Covid-19?

“Anche qui purtroppo si naviga a vista, perché nessuno di noi sa ancora come sarà l’estate e come ci dovremo comportare. Se il distanziamento sarà di un metro o tre. La partita si giocherà sul buonsenso di ciascuno di noi e sul nostro senso di responsabilità. Non ci dovrà essere la corsa a chi elude l’ordinanza del sindaco, della Regione o del Governo. C’è da capire che si tornerà ad una pseudo normalità che dovremo saper conquistare, gestire e tutelare”.

Il ringraziamento di Ranuccio è rivolto alla stragrande parte dei cittadini di Palmi che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e attaccamento alla salute loro e degli altri. Ora, però, bisognerà confermare questa tendenza, riappropriandosi degli spazi e tornando a vivere.

“La comunità di Palmi ha dei grandi spazi da riconquistare. Penso alla piazza Primo maggio che noi abbiamo reso quasi totalmente isola pedonale. Da lì l’idea che in questa estate, con tutte le precauzioni che si assumeranno, non si potranno tenere concerti o assembramenti vari. Ma è impensabile immaginare una estate vivendo come una città dormitorio, trincerandosi dietro questa o quella ordinanza”.

“Si pensi anche un dato per capire il nostro indirizzo – ha concluso il sindaco Ranuccio -: con la mia ultima ordinanza ho concesso di potersi recare tanto a Sant’Elia quanto nelle nostre spiagge, non solo per praticare attività motoria, ma anche per poter nuotare. Una sorta di forzatura, per dare una interpretazione estensiva, per far passare il messaggio che le nostre spiagge sono accessibili, si può andare a fare il bagno. Certamente non si può andare a bivaccare, questo non è consentito. Ma sono convinto che gli imprenditori prenderanno i dovuti accorgimenti per godere del nostro mare e limitare ogni occasione di contagio”.