Fiction su Riace sospesa, Fiorello: "Nessuno dice niente". Lucano: "Perchè?"

Continuano a tenere banco le polemiche riguardo T

Continuano a tenere banco le polemiche riguardo Tutto il mondo è Paese, fiction Rai incentrata sul modello Riace, con Beppe Fiorello a vestire i panni del sindaco Domenico Lucano.

“In merito alle polemiche relative alla fiction Tutto il mondo è Paese, interpretata da Beppe Fiorello e ispirata alla figura di Mimmo Lucano sindaco di Riace, la Rai precisa che non esiste alcun blocco della messa in onda. La fiction – sottolinea la Rai con un comunicato- è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti”.

Immediata la replica del sindaco Lucano e di Beppe Fiorello, protagonista della serie. Lucano chiede le ragioni che hanno portato alla sospensione della serie.

“In merito alla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto, quello che posso dire é che sono assolutamente rispettoso delle decisioni che saranno prese dalla magistratura. Così come rispetto le decisioni della Rai in merito alla fiction. Non riesco però a capire quale sia il collegamento tra il programma e l’esito dell’inchiesta. “In ogni caso – aggiunge Lucano in un comunicato affidato all’Ansa – quello che viene da Riace, con la nostra esperienza di accoglienza realizzata in un paese povero e abbandonato dell’interno della Calabria che grazie ai migranti é rinato e si é risollevato dallo spopolamento, é un messaggio di umanità che può essere preso come esempio da tutti e può essere replicato in qualsiasi altra parte del mondo, se solo si ha la volontà di farlo e se si é spinti da un vero senso di altruismo e di solidarietà”.

L’attore siciliano invece ha affidato a un post su Twitter il proprio pensiero, come già fatto diverse volte nel corso di questi mesi: “Non e’ la prima volta che una mia #fiction viene bloccata, anni fa le #foibe, il governo di allora non gradi’, poi la storia di #graziellacampagna, l’allora Min. della Giustizia si indigno’, ora #Riace, bloccata perche’ narra una realta’ e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire”.