#TalentiReggini – Furfaro: “Passione per il nuoto più forte di tutto”
19 Giugno 2016 - 20:45 | di Pasquale Romano

di Pasquale Romano – Veloce come il vento. Rocco Furfaro si è guadagnato ogni bracciata di libertà e passione, immerso in una piscina. Il nuotatore reggino ha scoperto relativamente tardi quello che sarebbe stato il suo grande amore. Un lungo percorso durato quasi 20 anni, non privo di ostacoli e sofferenze. Ancora oggi però, è il nuoto ad occupare ragione e desideri.
“Ho iniziato a 7 anni, tardi per puntare in alto. Ero un ragazzino gracile, come tanti altri bambini il nuoto era lo sport ideale per irrobustirmi. Da subito è scattata la scintilla, in acqua trovo la mia dimensione ideale”, racconta Furfaro ai microfoni di City Now.
A 12 anni, il nuotatore reggino compie la prima traversata dello Stretto.I primi risultati di rilievo arrivano con la società ‘Paideia’, assieme ad una decina di record regionali. Velocista specializzato nei 50 e 100 metri stile libero, Furfaro ha le qualità per ottenere risultati importanti in carriera, come conferma il decimo posto ai campionati nazionali del 2009 e il premio assegnatogli dal Coni Calabria come miglior sportivo calabrese nello stesso anno.
Quello che sembrava il trampolino di lancio verso nuove vittorie, si è rivelato l’apice di una carriera promettente interrotta in modo brusco.Nel 2010, imprevisto e doloroso, arriva lo stop. “Ho dovuto fermarmi purtroppo, per problemi familiari e di salute. Ho subito due interventi al polmone, organo essenziale per noi nuotatori. Per cinque lunghi anni non ho potuto gareggiare, soltanto io so quanto mi è mancato il nuoto in quel periodo”.
Nell’ottobre 2015, assistito dal tecnico Diego Santoro, il nuotatore classe ’90 è tornato in piscina. Poco spazio per i sogni di gloria, tanto per una passione di vita finalmente ritrovata. “So di non essere più quello di 5 anni fa, ma stimoli e motivazioni non mi mancano. Ho ricominciato in modo graduale, accettando la proposta della società ‘Pianeta Sport’ di Reggio Calabria”.
L’obiettivo era quello di farsi trovare pronto ai campionati europei Master di Londra, il risultato finale non ha soddisfatto Rocco Furfaro: “La gara non è andata bene, sono arrivato all’appuntamento scarico fisicamente. L’esperienza rimane fantastica, la piscina di Londra è una delle più belle del mondo. Voglio continuare con i campionati Master, adesso punto a prepararmi nel migliore dei modi per i mondiali di Budapest 2017“.
Il grande amore nei confronti del nuoto ha spinto il nuotatore reggino a tramandare passione e insegnamenti nei confronti dei ragazzi: “Fare il docente di nuoto è gratificante, spero di riuscire a trasmettere ai più piccoli cosa si prova in piscina. Conosco bene le sensazioni che avvicinano alle gare cosi come quelle che si provano durante la competizione. Vedo alcuni possibili talenti sul punto di sbocciare, la carenza di strutture però rischia di farli rimanere ingabbiati“.
Reggio Calabria infatti soffre un’antica e notoria mancanza di impianti dove i giovani reggini possano dedicarsi agli sport più disparati. “Invece si pensa solo al calcio -evidenzia Furfaro- mettendo in un angolo nuoto, atletica e tanti altri sport. La chiusura di ‘Parco Caserta’ è stata una mazzata, sia per il gruppo di docenti che si è ritrovato senza lavoro, sia per i ragazzi che hanno visto improvvisamente i loro sogni infrangersi”.
La speranza, come è ovvio che sia, è quella di poter presto trovare una soluzione: “Mi auguro si possa trovare a breve lo spazio adeguato per far riaccendere la scintilla. Amo il nuoto ed amo Reggio Calabria, senza la possibilità di praticarlo mi troverei costretto a cambiare città ed è una decisione che non vorrei mai compiere”.
