Gazzetta dello Sport: esplode il caso Genoa e potrebbe avere conseguenze pesanti

"Adesso bisogna vedere cosa succede il 16 febbraio, prossima scadenza per stipendi e contributi"

La Gazzetta dello Sport spiega in maniera dettagliata quanto accaduto in casa Genoa rispetto alla segnalazione della Covisoc che potrebbe aprire scenari che vanno oltre i due punti penalizzazione:

“Imbarazzante. E per il momento è meglio limitarsi a questo aggettivo. Esplode il caso Genoa e avrà conseguenze pesanti in tribunale. Ad oggi c’è solo la classica segnalazione della Covisoc alla Procura federale dopo aver accertato un’irregolarità amministrativa. La stessa Procura ha aperto un’inchiesta e a breve farà la chiusura delle indagini chiedendo il processo con il deferimento. Una prassi di quanto visto tante volte in Serie C ma ben raramente in Serie B. Anche questo genera imbarazzo nel club, che è caduto dalle nuvole e sta facendo le valutazioni del caso per capire a livello tecnico e temporale se c’è stato l’errore.

Il problema è semplice da dirsi ma molto complesso nella spiegazione. In sostanza, il Genoa non ha rispettato la scadenza del 16 dicembre (valida per i club di B e C) per il pagamento delle tasse: in ballo ci sarebbe un totale di 21,8 milioni di Irpef accumulati da gennaio per la sospensiva di legge dovuta al Covid, parte di un debito con l’Erario al quale sarebbero da aggiungere 4,2 milioni di Inps, che però dovrebbero essere stati pagati (altrimenti ci sarebbero conseguenze penali). Per questo inadempimento la penalizzazione è di 2 punti: la classifica attuale cambierebbe poco, ma tra qualche mese potrebbe essere una sanzione fatale nella corsa alla A. Ma non è questo il punto: non essere promosso potrebbe essere il minore dei mali.

In un carteggio tra il club e la Covisoc, si cerca di spiegare che il Genoa ha cercato di aderire alla famosa “legge Lotito”, la norma di bilancio varata dal Governo a dicembre per aiutare i club indebitati con il Fisco dopo il Covid. Vi hanno aderito 18 società di A e diverse di B, e anche il Genoa avrebbe voluto farlo. Ma ha scelto la strada sbagliata. Perché la richiesta all’Agenzia delle Entrate non l’ha fatta il club, come da regolamento, ma la Genoa Image srl, una società controllata alla quale il Genoa ha ceduto i diritti dello sfruttamento del marchio per 16 anni in cambio appunto dell’accollo di parte dei debiti, in particolare quelli con il Fisco. Una procedura non consentita dalle norme federali. Sarebbe bastato chiedere lumi alla Figc, o alla Covisoc, per sentirsi dire alt. Il Genoa non l’ha fatto, ha scelto quella strada e ha commesso un errore madornale”.

Le conseguenze

“La nuova legge avrebbe fatto dilazionare il debito al Genoa per 5 anni, con il 3% di tassa e il pagamento anticipato di tre mesi: meno di tre milioni, in questo caso. Dubitando del fatto che nelle casse del club non ci fosse quella cifra (già, l’imbarazzo…), cosa che gli investimenti fatti finora tende a escludere, si propende per credere alla strategia sbagliata da parte di 777 Partners, il Fondo proprietario del club. La scadenza del 16 dicembre era stata di fatto spostata al 22 con il varo della legge di bilancio, ma il Genoa non vi ha fatto accesso, se non il 20 con Genoa Image srl”.

Non finisce qui

“Adesso bisogna vedere cosa succede il 16 febbraio, prossima scadenza per stipendi (che al Grifone sarebbero sempre stati pagati) e contributi. Il Genoa dovrà mettersi in regola con tutto il pregresso più gli ultimi due mesi (dicembre e gennaio); potrà anche trovare un nuovo accordo con l’Agenzia delle Entrate, se farà in tempo (mancano poco più di tre settimane…), sicuramente senza poter contare sulla nuova legge, che andava sfruttata entro il 22 dicembre scorso. Cosa che il Genoa ha provato a fare ma – ripetiamo – con una formula sbagliata, affidandosi improvvidamente a una società controllata e non facendolo in prima persona. Ben diverso da quello che il club ha fatto in passato, visto che il debito con il Fisco sarebbe complessivamente vicino ai 100 milioni, e se non fosse stato oggetto di regolare rateizzazione il Genoa non avrebbe mai potuto iscriversi ai precedenti campionati. Quindi, se tutto non sarà risolto entro il 16 febbraio, il mancato rispetto della seconda scadenza – regolamento alla mano – porterà addirittura all’esclusione dal campionato. Uno scenario allucinante. Per questo, adesso, è meglio limitarsi a parlare di imbarazzo”.