Gesto Sottil a Cevoli, Don Zampaglione: "Senza parole, brutto esempio"

La riflessione di Don Zampaglione sul gesto rivolto da Sottil a Cevoli durante Catania-Reggina

Mercoledi 15 come tantissimi altri tifosi ho guardato la partita in tv Catania -Reggina…..Gia’ dalle prime battute la tensione si “tagliava ” con il coltello.

Ma il gesto piu’ clamoroso ( ripreso da tutte le televisioni , si sentiva pure l’audio ) e’ quando il signor Sottil dice delle parole fuori luogo al signor Cevoli.

Nel vedere quel gesto ( visto da tantissimi ragazzi , giovani ..) sono rimasto senza parole e molto ma molto basito. In quanto educatore di generazioni di giovani mi permetto di fare qualche breve riflessione.

Un allenatore e’ prima di tutto EDUCATORE. Percio’ deve apparire agli occhi dei suoi giocatori e dei suoi beniamini come un uomo deciso ed equilibrato, deve dimostrarsi un sicuro e autentico modello di vita cui riferirsi. Carissimi allenatori , giocatori o altro tenete a mente un concetto fondamentali: i giovani vi guardano e spesso emulano le vostra gesta…ATTENTI DUNQUE A COME ESTERNATE LE VOSTRA GESTA.

Oggi viviamo in una societa’ difficile dove spesso in ogni ambiente mancano gli EDUCATORI( a partire dai genitori, scuola….).Non si possono lasciare i giovani ( spesso aspiranti calciatori) disorientati e senza una guida. Ecco perche’ anche nell’ambiente calcistico l’allenatore e’ da ritenersi responsabile nella crescita comportamentale del calciatore.

Se pero’ l’allenatore ( con il suo comportamento morale e da educatore) non e’ da ESEMPIO che VALORI PUO’ TRASMETTERE????.Mi auguro che in futuro non si vedano piu’ gesti ( come quello del signor Sottil…da oscurare…) e ci sia piu’ attenzione e piu’ equilibrio nei comportamenti in maniera che con gli stessi si facciano maturare i vari elementi di una squadra che prima di essere in campo dei VERI CALCIATORI HANNO BISOGNO DI ESSERE DEI VERI UOMINI (In campo e fuori…).

Concludo con questa massima:“L’educatore ha il dovere di alimentare il sorriso nel bambino , non di spegnerlo.Alimentiamo il sorriso di un bambino ( o tifoso) , diventando noi stessi dei “bambini” se e’ necessario”.

Don Zampaglione