Giunta comunale: il vicesindaco è Perna, l’incontrollabile pragmatico, che sogna l’Area integrata dello Stretto

L’ex presidente del Parco Ecolandia non è un uomo di corte. Falcomatà dà un segno tangibile del cambiamento

È il professore Antonino Perna il vicesindaco della città di Reggio Calabria. Il primo cittadino ha infatti sciolto le riserve a pochi giorni dalla presentazione ufficiale della giunta che lo accompagnerà in questo secondo mandato, presentandolo alla stampa nel Salone dei Lampadari di un Palazzo San Giorgio blindato per via delle misure anti-covid in atto.

Un corteggiamento lungo e per niente facile, concretizzatosi soltanto negli ultimi giorni. Già a luglio, fanno sapere i protagonisti, c’era stato un primo contatto, ma senza seguito. Lo stesso Perna durante la calda campagna elettorale di questa estate era stato tra i protagonisti del tentativo di avvicinare le diverse realtà civiche nella costruzione di un Polo che potesse in qualche modo evitare la frammentazione del voto a favore delle coalizioni tradizionali. In un caso era anche stato invitato a presentare una sua candidatura a sindaco, ma alla fine non se ne fece nulla. L’ormai ex presidente del Parco Ecolandia (Perna ha già provveduto a lasciare l’incarico, che è tra l’altro un incarico …) non nasconde la sua soddisfazione rispetto alla vittoria di Falcomatà ma soprattutto alla sconfitta della Lega.

La persona giusta”, ha argomentato Falcomatà, rispetto ad una città che in questi anni deve costruire una sua visione di futuro, di una città che vuole trovare il suo ruolo di centralità nell’area dello Stretto e nel Mediterraneo.
Si occuperà dei rapporti con la città Metropolitana, e con la città di Messina nell’ottica della costruzione dell’area integrata dello Stretto, ma anche di partecipazione popolare e cittadinanza attiva mantenendo vivo il dialogo e il confronto con le associazioni cittadine. A completare la serie di deleghe assegnategli c’è l’innovazione sociale, la smartcity e l’identità territoriale e i parchi urbani.

“Un scelta difficile per me, per motivi anche personali. Ma ringrazio il sindaco che mi ha dato questa opportunità. Poi c’è un’aspettativa che un po’ spaventa, anche una persona che ha fatto tante cose nella vita dimostrando di saperle fare, perché mettere in questo ruolo in una città così difficile una persona senza esperienza è una cosa difficile. Ma qui c’è una squadra, e ho visto un cambiamento nell’agire di Falcomatà”.

C’è da dire che Tonino Perna non è propriamente un uomo di corte. È un intellettuale poliedrico, qualcuno l’ha definito incontrollabile per via della sua autonomia di pensiero e di azione, e non è mai stato tenero con Giuseppe Falcomatà, a cui lo lega un’amicizia decennale con il padre Italo, con il quale collaborò negli anni della Primavera di Reggio. La scelta ricaduta sulla sua persona fa trasparire un vero cambio di rotta del primo cittadino che alla fedeltà a tutti i costi mostra di preferire il confronto vero, soprattutto se autorevole.

A chi gli ha chiesto se la scelta ricaduta su Perna ha a che vedere anche con il processo che lo vede imputato per la vicenda del Miramare – per il quale non si può escludere una condanna, con le conseguenze che potrebbero andare in direzione di una sua sospensione dall’incarico di sindaco – lo stesso Falcomatà ha risposto seccamente di no. E anche Perna conferma: “Non abbiamo parlato di questo argomento, ma sono sicuro che questa cosa si risolva bene. Se volevo fare il sindaco mi sarei candidato”.

Poteva essere un giorno bello

Perna mostra subito di sapersi calare nel ruolo istituzionale, anche se non è certo nuovo alla politica, per via della sua recente esperienza peloritana al fianco del sindaco Accorinti. Stila così una sorta di scala delle priorità di quello che sarà l’impegno dell’amministrazione e il suo personale:

“Poteva essere un giorno bello – dice ai giornalisti – e invece è un giorno difficile. Il covid è una cosa seria ed è la prima emergenza da affrontare. Bisogna prenderci le nostre responsabilità perché il vero problema di fronte a questa pandemia sono le condizioni del nostro ospedale”.

Perna si mostra anche pragmatico, quando afferma che prima di parlare di grandi progetti occorre trovare una soluzione ai problemi della spazzatura e dell’acqua.

“Per parlare alla gente di grandi cose e di prospettiva abbiamo bisogno di risolvergli i problemi della vita quotidiana”.

Per farlo il neo vice sindaco invoca la “cooperazione” – tra cittadini e Comune, tra maggioranza e opposizione – che anche di fronte all’emergenza pandemica, diventa momento necessario di unità d’intenti. Invita quindi al consumo a chilometro zero, evitando l’e-commerce a sostegno delle categorie produttive cittadine che sono quelle più colpite dalla crisi in atto.

Infine, non appena sarà possibile, annuncia una iniziativa per lanciare un segnale al fine di bloccare la fuga dei nostri giovani: “Quale futuro può avere una città che ha i suoi figli migliori fuori da essa? Dobbiamo bloccare l’emorragia”. Per ciò che riguarda la realizzazione concreta di una vera Area integrata dello Stretto, Perna non fa giri di parole: “occorre partire dai trasporti, ridurre i costi di attraversamento e ragionare in termini di mercato interno tra Reggio e Messina”.