Reggio, giustizia penale e IA: a Palazzo Alvaro un confronto tra diritto, tecnologia ed etica
Due giorni di dibattiti tra avvocati, magistrati, e accademici sul ruolo della tecnologia nel diritto penale e sul rispetto delle garanzie costituzionali
12 Maggio 2025 - 08:20 | Comunicato Stampa

Il 9 e 10 maggio 2025, presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro si è tenuto il convegno “La Giustizia Penale nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, un momento di confronto tra avvocati, magistrati, e accademici sui temi cruciali posti dalla possibile futura interazione degli strumenti forniti dall’Intelligenza Artificiale (IA) con le regole del processo penale.
L’evento, promosso dalla Camera Penale “G. Sardiello” di Reggio Calabria e dalla Scuola di Formazione “F. Giurato”, con il patrocinio della Città Metropolitana e dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, si è svolto in collaborazione con l’Osservatorio “Scienza, Processo e Intelligenza Artificiale” dell’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI). Erano presenti infatti l’Avv. Andrea Cavaliere, componente della Giunta UCPI e delegato per l’Osservatorio, nonché l’Avv. Alessandro Sarti, responsabile nazionale dell’Osservatorio e l’Avv. Ottavio Porto, componente.
La prima giornata: giustizia penale e IA tra diritto e tecnologia
La prima sessione, moderata dall’Avv. Caterina Suraci, si è concentrata sul tema “Processo penale e IA” e ha ospitato relazioni di grande rilievo: la Dott.ssa Caterina Chiaravalloti, Presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, ha aperto i lavori, seguita dal Prof. Gianluigi Greco, ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria, dall’Avv. Alessandro Sarti, dall’Avv. Ottavio Porto e dall’Ing. Rosario Curia, che hanno analizzato l’impatto delle tecnologie intelligenti sull’attività giurisdizionale.
Seconda giornata: tavola rotonda su garanzie, etica e IA
Nella seconda giornata, la vivace tavola rotonda, coordinata dall’Avv. Pasquale Foti, ha visto protagonisti il Prof. Mario Caterini, ordinario di Diritto Penale presso l’Unical, l’Avv. Sabrina Salmeri, esperta di data protection, il Dott. Marco Cerfeda, giudice presso il Tribunale di Reggio Calabria e l’Avv. Andrea Cavaliere.
I relatori si sono confrontati su opportunità e criticità dell’utilizzo dell’IA nel processo penale.
E’ stata evidenziata la necessità di mantenere la centralità del Giudice quale unico responsabile della decisione finale, riaffermando il principio per cui solo l’uomo può giudicare un altro uomo. È stato sottolineato il rischio che l’utilizzo di algoritmi nella ricerca giurisprudenziale possa produrre risultati ripetitivi, dando eccessiva enfasi ai precedenti giurisprudenziali, possa cristallizzare pregiudizi già presenti nei dati o generare errori ed automatismi in grado di influenzare il libero convincimento del giudice.
Al tempo stesso, i relatori hanno posto l’accento sui potenziali usi virtuosi dell’IA, se orientati da una visione garantista: ad esempio, impiegare le nuove tecnologie per promuovere il favor rei, tutelando la posizione dell’imputato, nel rispetto dei principi del giusto processo.
Un tema, quello della compatibilità tra nuove tecnologie e garanzie costituzionali, che trova un preciso riferimento nella Carta dei Valori sull’Intelligenza Artificiale dell’UCPI, presentata nel gennaio 2025, che propone un approccio multidisciplinare e scientifico all’impiego dell’IA nel sistema giudiziario, richiamando l’urgenza di una formazione adeguata per tutti gli operatori del diritto, al fine di un uso consapevole, informato e rispettoso della dignità della persona; formazione che la Camera Penale di Reggio Calabria ha inteso avviare, con la promozione di questo convegno.