Nuovo Governo Draghi, Nucera: 'Maggiore presenza di uomini e ministri del nord'

La Presidente della Commissione Pari Opportunità di Reggio Calabria commenta le nomine del nuovo esecutivo: "Il cammino dell'uguaglianza è ancora lungo"

Nuovo Governo, vecchie abitudini. Il nuovo esecutivo formato dal neo Presidente del Consiglio Mario Draghi è composto, infatti, da una larga componente maschile, in sfavore, dunque, di quella che dovrebbe essere la parità di genere all’interno delle istituzioni. A denunciare il fatto, che non è passato di certo inosservato, è stata la Presidente della Commissione Pari Opportunità di Reggio Calabria, Lucia Nucera.

Governo di uomini: la denuncia della Commissione Pari Oppportunità

Governo Draghi

“Le  scelte operate dal governo con l’indicazione dei ministri se da un lato consentirà di uscire dall’immobilismo e operare su questioni urgenti per il Paese, in primo luogo il piano vaccinazione, dall’altro lasciano delusi per l’esiguo numero di donne presenti”.

Lo dichiara Lucia Anita Nucera presidente Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali e immigrazione.

Nucera: “Il cammino dell’uguaglianza è ancora lungo”

Lucia Nucera

Sono, infatti, solamente 8, su un totale di 23, le “elette” per amministrare l’Italia.

“Un segnale che denota come  nonostante le lotte per affermare le pari opportunità e l’uguaglianza di genere sia ancora lungo il cammino nel nostro Paese per una effettiva parità nei ruoli tra uomini e donne. Se si guarda poi, alla provenienza di origine dei neo ministri,  il risultato è che sono soprattutto di territori del nord. La Calabria, come altre regioni del Meridione, può esprimere tante eccellenze al femminile che hanno dimostrato capacità e competenza al pari dell’altro sesso.

Dispiace, inoltre, vedere che nel PD non figura alcuna donna tra i ministri ma solo uomini, e questo contrasta con la visione progressista che il partito persegue. In politica, come in tanti altri settori, le donne devono faticare il doppio per emergere e spesso, vengono emarginate a vantaggio degli uomini che continuano ad essere la stragrande maggioranza nella composizione dei vari organi. È una battaglia culturale -conclude Lucia Anita Nucera- che non ha colore e partito, ma che coinvolge tutte le donne”.