Guerra in Ucraina, Conia denuncia: ‘Armi al posto di viveri e medicine sui voli da Pisa’

Il vice presidente DemA “Al fianco lavoratori Usb che hanno denunciato l’imbarco di munizioni”

Ukrainian Territorial Defense Reservists Conduct Military Exercise Near Kiev

epa09716437 Ukrainian reservists attend a military exercise at a training ground near Kiev, Ukraine, 29 January 2022. According to a survey conducted by the Kiev International Institute of Sociology (KIIS) in December 2021 and published on 17 December 2021, the 50,2 percent of Ukrainians said they would resist in case of a Russian military intervention into their city, town or village. Every third respondent to the poll, the 33,3 percent, said they were ready to engage in armed resistance while the 21.7 percent said they were ready to participate in civil resistance actions. Tensions with Russia have pushed many Ukrainians to sign up to territorial defense units. EPA/SERGEY DOLZHENKO


“Apprendiamo con indignazione quanto denunciato dai lavoratori USB presso l’aeroporto civile G. Galilei di Pisa, circa l’imbarco di armi, munizioni ed esplosivi, in luogo di indumenti, viveri e medicinali, sui cosiddetti voli “umanitari” diretti in Ucraina.

Esprimiamo il nostro sconcerto e il nostro ringraziamento a questi lavoratori per essersi rifiutati di caricare sugli aerei il materiale bellico. Li ringraziamo inoltre di aver dato diffusione dell’accaduto, in un momento drammatico anche per il pluralismo dell’informazione.

La nostra posizione, più volte annunciata pubblicamente, è netta, chiara ed inequivocabile: siamo contro la guerra, contro ogni guerra in ogni luogo e in ogni tempo! Ripudiamo la guerra quale strumento di risoluzione delle controversie internazionali, così come recita l’art.11 della nostra Costituzione! E al quale dettato avrebbero il dovere di attenersi tutte le nostre Istituzioni e i loro rappresentanti. Siamo per la pace, quale unica opzione da ricercarsi in ogni contesto locale e internazionale.

Sottoscriviamo infine le richieste avanzate dall’USB di Pisa di bloccare i voli della morte, ignobilmente camuffati quali aiuti umanitari, di continuare ad opporsi a caricare armi e munizioni con l’unico risultato di alimentare ad oltranza la spirale di guerra, di morte e sofferenza in particolare sulle popolazioni civili. Siamo con USB e i lavoratori di Pisa, e a fianco di chiunque oggi e domani manifesti e si unisca sulle ragioni della pace e del dialogo pacifico, umano, politico e responsabile tra i popoli”.