Home Restaurant Hotel Experience a Reggio, intervista a Gaetano Campolo

"L'intento è di sviluppare un'economia circolare positiva attraverso un'unica iniziativa alla portata di tutti" afferma

Andrà in onda martedì 7 luglio la sesta puntata di Home Restaurant Hotel Experience, la serie Tv alla sua prima stagione in onda sul canale 68 del digitale terrestre con la conduzione del food blogger Lorenzo Gagliano. Experience è il format di Home Restaurant Hotel, piattaforma dedicata al social eating che consente agli iscritti di raccontare come hanno trasformato la loro casa in un “home restaurant” e di aprirne quindi le porte al pubblico. Nella sesta puntata ospite d’eccezione sarà Gaetano Campolo, founder e CEO di HRH che punta il dito contro il governo sul tema delle regole europee in materia di sharing economy che penalizzano il settore.

“L’esperienza di HRH parte a Firenze nel 2014, dove abbiamo dato avvio al primo Home Restaurant Hotel, un concept che permette il superamento del classico B&B in chiave 4.0. Da lì la decisione di condividere con gli ospiti anche la passione per la cucina e la creazione della piattaforma digitale. L’intento è di sviluppare un’economia circolare positiva attraverso un’unica iniziativa alla portata di tutti”, dice Gaetano Campolo.

Dalla creazione di una rete attiva di Home Restaurant traggono beneficio diretto il territorio ed i prodotti Km0, il turismo – soprattutto quello dei piccoli borghi fuori dai circuiti classici – e il patrimonio enogastronomico italiano. I “clienti” della piattaforma o Homers sono tuttavia i veri protagonisti dell’attività, vivono un’autentica esperienza di social eating.

Continua Campolo: “L’Unione Europea con l’Agenda 2014 e 2016 ha invitato gli Stati membri a incentivare iniziative di sharing economy come la nostra. Purtroppo l’Italia è in ritardo in termini di innovazione, quindi il settore non ha un supporto tale da favorire lo sviluppo di questo genere di progetti. Siamo in attesa dei fondi statali, in quanto in altri Paesi europei come la Francia e la Gran Bretagna iniziative simili sono state finanziate e supportate. Non ci spieghiamo inoltre come ai nostri iscritti non possa essere assegnato, come a ogni titolare di bed&breakfast, un regolare codice ATECO e come non possano ottenere una propria licenza di Home Restaurant. Auspichiamo che a breve il governo italiano faccia un ulteriore e doveroso passo avanti nel regolamentare il settore per uniformarsi agli altri paesi europei”. Tuttavia, oggi chiunque apra una propria attività di Home Restaurant e si iscriva alla piattaforma HRH viene assistito anche per la fase iniziale della denuncia in questura, che consente di svolgere in tutta sicurezza e regolarità il proprio lavoro, secondo la normativa vigente.