Il desiderio del camaleonte’: presentata all’Università per Stranieri’ l’opera di raffinato valore estetico e pedagogico di Francesco Idotta.
12 Marzo 2014 - 18:31 | di Redazione

di Vincenzo Comi – Simbolo di adattamento, dalla lingua lunga, dotato di due occhi indipendenti, il camaleonte è l’emblema della lentezza, valore da riscoprire e recuperare in un mondo dove tutto si svolge e si consuma all’insegna della fretta e dell’affanno. Il camaleonte è capace di adattarsi all’ambiente in cui vive perché sa di essere parte della natura e non un corpo estraneo separato da essa. Nel pomeriggio di martedì, presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria, è stato presentato il libro di Francesco Idotta ‘Il desiderio del Camaleonte’ (Città del Sole Edizione).L’incontrò, promosso dal Rhegium Julii, unitamente al Comitato Locale della Dante, è stato coordinato dalla professoressa Mafalda Pollidori e dalla relatrice, dirigente dell’Istituto comprensivo Nosside-Pythagoras, professoressa Francesca Fedele.‘Conosco Francesco da oltre vent’anni. E’ una persona poliedrica ed eclettica – spiega la prof.ssa Pollidori – Negli anni ha sperimentato stili di scrittura differenti quali la favola, il racconto, la poesia e la saggistica. Sempre con ottimi risultati. Nella sua scrittura vi è la convinzione dell’importanza della scuola e della cultura. Nella sua ultima fatica letteraria, il protagonista Tommy è ispirato da un camaleonte, simbolo di adattamento e di lentezza. Tommy – conclude la prof.ssa Pollidori – cerca di comprendere i grandi temi della vita, quali la morte, la felicità e la libertà. Con le parole e l’esempio dei grandi filosofi, Francesco Idotta, in questo racconto, guida i più piccoli, e non solo, sulla strada delle grandi domande.’Lo scrittore, nato a San Roberto, insegnante di filosofia e storia del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sant’Eufemia d’Aspromonte è autore tra l’altro de ‘Il luogo dei luoghi’, ‘La sagra di fioravanti’, ‘Rotte mediterranee’, ‘Il giardino delle tartarughe’.‘L’incipit del prezioso volumetto è condensato in tre domande. Che cos’è la filosofia e perché continuiamo a filosofare e ancora ha un senso filosofare? La risposta dell’autore è affermativa – afferma la dirigente dell’Istituto comprensivo Nosside-Pythagoras, professoressa Francesca Fedele – L’uomo filosofa perché prova raccapriccio di fronte alla morte e l’incertezza del vivere lo angoscia. Fallito il tentativo di avere risposte convincenti da altre discipline, la filosofia rimane la sola che può aiutarci ad uscire dal buio. I racconti didascalici, e solo in apparenza per bambini, del “Desiderio del Camaleonte” – conclude la prof.ssa Fedele – esaltano i valori della libertà, della sincerità, della giustizia, della verità. Valori di sempre che non conoscono tramonto.’Francesco Idotta costruisce con garbo ed eleganza, le strategie con cui gli adulti possono catturare l’attenzione dei bambini ed educarli al rispetto delle regole, nel rispetto di se stessi e degli altri.‘Un docente non può rispondere a tutte le domande dei bambini ma può però stimolare gli studenti e i ragazzi alla ricerca e alla domanda – spiega l’autore Francesco Idotta – Attraverso la filosofia i ragazzi riescono ad affrontare la vita. I bambini hanno due caratteristiche fondamentali, sono predisposti ad ascoltare e a pensare, quindi alla musica e alla filosofia. Spesso, sbagliando, noi adulti soffochiamo queste due peculiarità. Ho dedicato questo libro all’amica Eva Gerace, psicanalista, con la quale condividiamo alcuni percorsi educativi come il libro ‘Il desiderio del Camaleonte’. Il desiderio del camaleonte è un libro – conclude l’autore – di filosofia per bambini che vuole educare al pensiero ed alla riflessione.’‘Il desiderio del Camaleonte’ si caratterizza come opera di raffinato valore estetico e pedagogico dove Francesco Idotta si rivela attento educatore e grande maestro.
