Il procuratore Giuseppe Lombardo: "Reggio mi ha deluso. Ci volete seguire o no?"

Lotta alla 'ndrangheta, il procuratore aggiunto della Dda reggina Giuseppe Lombardo ha usato termini forti. "Non possiamo fare finta non ci sia questo problema"

Non usa giri di parole Giuseppe Lombardo. Il procuratore aggiunto della Dda reggina ha usato termini forti riferendosi alla lotta alla ‘ndrangheta.

Presenziando in occasione del 17° Premio “Giovanni Losardo”, a Cetraro, Lombardo si è soffermato sulla situazione attuale e il contrasto alla criminalità organizzata.

“Reggio Calabria mi ha molto deluso. Il contrasto alla ’ndrangheta non si può fare a intermittenza, sulla base di una emotività che a noi non può appartenere. Noi dobbiamo essere un riferimento serio per tutti i cittadini. Ai quali dobbiamo offrire ascolto e soluzioni possibili”.

Lombardo è uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta, i suoi pensieri dunque risultano doppiamente importanti perche’ rivelano lo stato d’animo di chi combatte in prima linea.

DELUSIONE E SPERANZA

“Reggio Calabria vive una realtà che stenti a definire. Il tessuto sociale di Reggio mi ha deluso. Ogni anni partecipavo a incontri e tutte le volte mi si ponevano le stesse domande. Questo perché l’anno precedente le risposte non erano state ascoltate. Non possiamo fare finta che il problema sia meno preoccupante di quello che è. Ai cittadini dico ‘ci volete seguire?’ Va bene, se non andiamo avanti lo stesso”.

Lombardo, nello specifico, intende cosa si deve intendere per criminalità organizzata.

“In un contesto in cui la ’ndrangheta opera stabilmente serve un approccio complessivo, di sistema. Credo sia sbagliato parlare di mafie, più corretto è fare riferimento a un’espressione come sistema mafioso. Non bisogna ridurre concettualmente quello che è mafia a qualcosa che non viene percepito nella sua complessiva gravità”.

fonte: corrieredellacalabria.it