Reggio, inaugurata 'Epocal 2'. Cuzzola: 'Sinergia tra arte e medicina'

Un modo per "umanizzare gli ospedali attraverso l'arte". Inaugurata al Morelli la seconda mostra "EPOCAL"

Dopo il successo della mostra “EPOCAL” inaugurata nell’ottobre 2020, la direzione aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria ha deciso di rilanciare l’iniziativa, denominata “EPOCAL 2” .

Il progetto artistico di Epocal 2

Gli ambienti, caratterizzati da corridoi e spazi comuni ampi e luminosi, come nel caso del progetto “EPOCAL 1”, saranno allestiti con i quadri, le fotografie e le opere d’arte dei donatori. Un modo per modificare l’identità di un luogo per renderlo quindi non ospedale, ma ospitale, un ambiente accogliente, certamente meno sterile, che possa trasmettere anche positività. Una cura per il corpo e per l’anima.

Cuzzola: “Rendere questi luoghi ospitali”

Un luogo che possa curare non solo il corpo, ma anche lo spirito. É quanto dichiarato dalla curatrice della mostra “EPOCAL” Roberta Cuzzola, che ha spiegato ai microfoni di CityNow l’importanza della sinergia tra medicina e arte.

“L’arte entra in questi luoghi non soltanto perché arte e medicina camminano sempre più di pari passo, ma qui è vicina a chiunque ed esprime al meglio il suo valore e la sua doppia valenza, che è sia estetica, ma soprattutto terapeutica. La finalità di questa iniziativa è proprio umanizzare e rendere accoglienti luoghi come un ospedale, attraverso l’immaginazione, la bellezza e la creatività.”

Fantozzi: “Mostra di grande valore simbolico”

Anche ‘ingegnere Iole Fantozzi, commissario straordinario del Morelli, ha partecipato al taglio del nastro definendo la mostra “di grande valore simbolico, nonchè un progetto che arricchisce l’ospedale”.

“Sono molto soddisfatta del risultato finale che arricchisce l’ospedale, una mostra di grande valore non solo simbolico e dello spirito con cui la squadra del G.O.M. , in collaborazione con la curatrice Roberta Cuzzola, abbia lavorato al progetto. “EPOCAL” è la dimostrazione di come anche nelle difficoltà sia possibile fare qualcosa di bello che nutra l’anima e non solo il fisico.  Non posso che ringraziare tutti gli artisti per il loro slancio di solidarietà e per la loro bravura.”