Comunicare la Vela, Reggio all’evento FIV a Palazzo Edison: ‘Meno tecnicismi, più storytelling’

Si è tenuto a Milano, l’incontro formativo, rivolto ai vari distretti FIV. Obiettivo? Diffondere la cultura del mare e raccontare al meglio la vela

Meno tecnicismi e più storie. Per raccontare meglio la vela e far appassionare anche chi non è mai salito su una barca, è necessario usare una comunicazione diversa, fatta di storie e avventure, narrate con il taglio giusto, partendo sempre dai veri valori della vela.

La proposta arriva da Palazzo Edison a Milano in occasione del primo appuntamento ‘Comunicare la Vela – Teoria e pratica della comunicazione sullo sport più bello’.

All’incontro formativo rivolto ai presidenti dei vari distretti della FIV nonché ai comunicatori di zona, importanti relatori hanno fatto il punto sulla comunicazione nel mondo della vela.

“Sembra paradossale che in un Paese come il nostro, circondato dal mare, si debba fare uno sforzo oggi per capire come comunicare meglio e come fare arrivare lo sport della vela ad un pubblico sempre più ampio. La vela deve entrare in una modalità di comunicazione nuova, deve uscire dal tecnicismo e da un approccio da addetti ai lavori e deve diventare testimonianza di un territorio che come nel caso della Calabria non ha eguali al mondo”.

Così Donatella Bianchi, giornalista Rai Uno colonna di Lineablu, che ha posto l’accento sulla promozione della cultura del mare e sulla ricchezza del territorio e dei paesaggi che, grazie ad una regata, possono essere raccontati:

“La vela del nostro paese è fatta di storie di grandi velisti e grandi civiltà – conclude Donatella Bianchi – Il racconto della vela deve guardare inoltre sempre più al tema della sostenibilità, come valore aggiunto”.

Presente al tavolo dei relatori, all’incontro a Palazzo Edison, moderato con estrema e spiccata professionalità dal giornalista ed esperto in comunicazione Fabio Colivicchi, anche la giornalista del Corriere della Sera Gaia Piccardi.

“Che ci piaccia o no, in una gerarchia degli spazi di un giornale, come anche quello in cui lavoro, il calcio viene ancora prima. Ed è di facile comprensione al contrario della vela che ha sfaccettature invece che vanno spiegate al lettore del quotidiano politico. La comunicazione della vela è senz’altro più complicata e per questo va snellita usando meno tecnicismi cercando di identificare le storie interessanti dei velisti come le piccole storie che partono dai giornali locali. Le storie sono vincenti in ogni sport”.

Seduto in prima fila, insieme all’Amministratore Delegato di Edison Giovanni Brianza e al direttore Generale di Confindustria Nautica Marina Stella, il presidente FIV Francesco Ettore:

“Abbiamo deciso di organizzare questa giornata, coinvolgendo chi concretamente si occupa tutti i giorni di comunicazione della vela nei vari ambiti, provando a migliorare e ad avere nei prossimi anni una penetrazione maggiore nelle fasce più giovani. Siamo particolarmente soddisfatti per la piena riuscita dell’appuntamento. Ci saranno in futuro ulteriori occasioni di confronto”.

A rendere ancora più stimolante la giornata di sabato 24 febbraio, il racconto fatto di ricordi, aneddoti e avventure di vari esperti della comunicazione della vela, come il fotografo Carlo Borlenghi, il responsabile della comunicazione FIV Carlo Dellacasa il social media manager della FIV Matteo Calautti e il giornalista RAI Sport Giulio Guazzini.

“La giornata di oggi ha offerto tanti spunti di riflessione. Uno degli obiettivi del Comitato VI Zona Calabria e Basilicata è sempre stato quello di mettere la vela al centro dell’economia del territorio e della nostra regione – spiega il presidente della VI Zona FIV Calabria e Basilicata Valentina Colella – Gli ottocento chilometri di costa sono un ottima risorsa. Se utilizzati bene e nel modo giusto possono rappresentare non solo un impianto sportivo naturale per la vela ma possono fare da traino ad un’economia che deve vedere il mare come vero protagonista”.