Mega riaccende la speranza: 'Reggio avrà un porto bello, accogliente e turistico'

Ecco come saranno spesi i 15 milioni dell'emendamento Cannizzaro. Il resoconto dei prossimi passi per la riqualificazione del porto di Regio Calabria

Il Coffee Break indetto dall’onorevole Francesco Cannizzaro presso la segreteria provinciale di Forza Italia è stata l’occasione per illustrare i progetti ed i passi che si stanno compiendo per il rilancio del porto di Reggio Calabria. Presenta alla conferenza stampa il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega.

Come procede il rilancio del porto di Reggio Calabria

Con la fine dell’anno sempre più imminente è arrivato il tempo di fare dei bilanci. E, uno fra quelli più importanti, per il nostro territorio, è probabilmente quello riguardante il porto di Reggio Calabria. Per lungo tempo impantanato fra la burocrazia e la mancanza di fondi, l’hub sembra, finalmente, pronto a rinascere, complice la sinergia istituzionale, i fondi di finanziamento finalmente reperiti ed una nuova gestione dell’autorità portuale che pare avere tutte le carte in regola per dare delle risposte concrete alle esigenze della città.

“Il nostro – ha spiegato il Presidente Mega alla stampa locale – è un percorso cominciato da qualche anno, che oggi inizia a mostrare i suoi primi frutti. Abbiamo trovato un porto “brutto”, dove non era immaginabile poter far sviluppare attività turistiche, crocieristiche e di supporto ai maxi yacht. A questo abbiamo sovrapposto l’idea, invece, di un porto passeggeri che potrebbe ben collegarsi con quelle che sono le funzioni che la città di Reggio ha stabilito per il suo lungomare, gli interventi per il quartiere Candeloro ed il Museo del Mare. Per rifare il look all’attuale porto erano stato previsti diversi progetti in cerca di finanziamento, grazie ai 15 milioni dell’emendamento Cannizzaro siamo riusciti a definire un quadro di interventi, a questo punto, tutti finanziati, che ci hanno consentito di avviare la fase della progettualità”.

Il Presidente dell’Autorità portuale dello Stretto ha poi sottolineato l’importanza di cinque interventi, che sono proprio quelli ricadenti nell’emendamento fortemente voluto dal deputato reggino, durante la scorsa legislatura:

  • la riqualificazione della vecchia banchina di Levante (quella di fronte l’ex Onda Marina);
  • il terminal crociere (lungo la nuova banchina di Levante);
  • potenziamento e riqualificazione dei mezzi veloci (si ha in mente di aumentare il numero degli ormeggi e realizzare una copertura sui nuovi moli e sulla banchina che consenta al passeggero di spostarsi sempre al coperto. Cosa sta avvenendo anche a Messina. Obiettivo? Cercare di dare ai pendolari un servizio migliore.

“Parliamo di circa 3-4 mila cittadini dello Stretto (messinesi e reggini) – ha ricordato Mega – che si muovono quotidianamente in condizioni difficili”.

  • realizzazione una pista ciclopedonale che attraverserà longitudinalmente il porto per collegare il lungomare nord a quello sud in una posizione sfalsata rispetto al piano viario del porto;

“Vogliamo evitare che nelle zone adibite a cittadini e turisti vengano applicate le norme di security, ma allo stesso tempo dobbiamo tenere alta la guardia. Quest’idea ci consente di fare l’una e l’altra cosa”.

  • il quinto intervento dell’emendamento sarà il miglioramento delle strutture di security.

“Già dai prossimi mesi, questa attività ci consentirà di modificare il circuito e, in conseguenza di ciò, alcune zone, per intenderci fino al mercato ittico, torneranno ad essere usufruibili dai cittadini perché non si troveranno più all’interno delle operazioni portuali”.

Dal presidente Mega sono arrivate anche rassicurazioni per il Comitato a favore del porto turistico:

“La darsena da diporto a ridosso della banchina Margottini rimarrà, ma sarà consolidata con un altro finanziamento, ma lo spazio verrà conservato e speriamo che un’altra porzione sia destinata ai maxi yacht”.

Il vertice dell’AdSP è poi tornato sulle voci secondo cui si stia “sempre più chiudendo il porto ai visitatori”:

“Nel progetto del nuovo porto di Reggio Calabria vi sono delle terrazze aperte sul mare dove sarà possibile trascorrere del tempo, guardare il tramonto o cenare. Vogliamo sdoganare il principio secondo cui il porto viene chiuso alla città. Ci saranno, per forza di cose, parti più protette. Non dimentichiamoci che si tratta sempre di un porto e, necessariamente, alcune zone dovranno essere più funzionali alle navi e sarà necessario anche assicurare degli standard. Altre zone, invece, saranno usufruibili da tutta la città.

Le attività sono già in corso – ha aggiunto Mega – contiamo entro febbraio di disporre dei masterplan e far partire le progettazioni esecutive per iniziare a spendere le risorse”.

Il presidente ha poi concluso il suo intervento ribadendo la grande sinergia che si respira a Reggio Calabria per ciò che riguarda la riqualificazione del porto.

“Ogni qualvolta l’Autorità portuale chiede, trova la massima disponibilità da parte di tutte le istituzioni preposte. Che si tratti di Comune, Metro City, Regione, a qualsiasi livello ed appartenenti a qualsiasi colore politico, tutti stanno facendo la loro parte e, questo, non può che essere di buon auspicio per la realizzazione dell’opera.

Adesso, il prossimo passo sulla tabella di marcia è quello di attivare gare che ci portino in tempi ragionevoli ad ottenere un porto più bello, accogliente”.