#iorestoacasa: il pensiero del Presidente Regionale del Coni Condipodero

"Chiedo di rispettare le indicazioni degli organi di competenza. Coraggio"

“Un’Italia zona protetta, un Paese che si blinda, uno sport che si ferma, un’economia che arranca, una socialità che stenta, una sicurezza che fatica, una politica che si affanna, una sanità che rischia il collasso, una morte che avanza veloce sui suoi passi nel mondo mietendo tristezza, sgomento, mancanza e buio, tanto buio.
A fare i conti con questa pandemia, nell’accezione del termine correlato al numero dei contagi e non delle vittime, siamo noi, siamo professionisti, gente comune, sportivi, religiosi, laici, bianchi, neri, comunisti e fascisti, mai come adesso sotto l’egida di una bandiera comune, quel drappo per il quale si deve lottare per non vederlo a mezz’asta, quel vessillo dai colori del senso civico, quello stendardo per cui moralmente siamo chiamati a battagliare. Non ci saranno armi per combattere se non la più difficile da maneggiare, l’arma del buon senso, dell’ascolto, della fiducia e della razionalità…non credo serva a molto ma anche un hashtag farà la differenza nell’attecchimento di quel sentimento che ci porti a rispettare noi stessi. #iorestoacasa è stato rinominato il decreto del premier Conte; chiedo, pertanto, con la forza di un padre, con la rassicurazione di un fratello maggiore, con gli occhi di chi è stato bambino di rispettare quanto indicato dagli organi di competenza, arginando così il contagio, superando con enormi sacrifici questo brutto male. Coraggio!
W lo Sport! W l’Italia! #iorestoacasa