Maturità 2020, Gaia: 'Il futuro è alle porte, non possiamo essere pessimisti'

"Ce l’abbiamo messa tutta, anche “arrangiandoci” a fare lezione dietro uno schermo". Il racconto di una maturanda dell'Ite Piria di Reggio Calabria

“Nella vita di uno studente, l’esame di stato rappresenta un momento importantissimo, la prima vera prova che segna il passaggio dall’età della “spensieratezza” all’età adulta, in cui  la domanda che risuona più spesso é:

”E adesso che cosa faccio?”.

L’epidemia non ha risparmiato il mondo scolastico, tanto che gli esami di quest’anno saranno molto particolari, svolti in circostanze in cui quotidianamente non siamo abituati a vivere. Il dover stare lontano  dai compagni di classe, dai professori, l’uso della mascherina e dei guanti mentre si affronta una prova di maturità, che già di per se trasmette tensione e ansia, non può che amplificare uno stato d’animo in cui l’incertezza è dominante.

Sicuramente questi ultimi mesi vissuti con la didattica a distanza sono stati difficili e pesanti, periodo   in cui docenti e alunni ce l’abbiamo messa tutta, anche “arrangiandoci” a fare lezione dietro uno schermo, al fine di non fermare il mondo dell’istruzione , e da qui il mio invito più grande, fare sempre più ricorso al nostro senso di adattamento e alla nostra forza di volontà. L’imprevisto arriva indisturbato e senza invito, diventa una variabile costante nella nostra vita, specialmente per noi giovani, e la maturità consiste proprio nel trovare dentro di noi la capacità di farvi fronte e di superare qualsiasi tipo di cambiamento.

Da maturanda posso dire che, seppur la paura persiste, l’obiettivo di concludere nel migliore dei modi un percorso scolastico e la relativa “semplificazione” dell’esame creano un certo spirito di speranza. Di fatto è questo il sentimento  di cui tutti noi studenti dovremmo farci portatori senza far prevalere i timori e gli stress, il futuro è alle “porte” e non possiamo presentarci pessimisti o già arresi. Manca poco meno di un mese al giorno del “debutto”, momento che indubbiamente ricorderemo e sogneremo per tutta la vita, ma quello che vi posso augurare è che tutto ciò sia davvero un sogno e non un incubo. In bocca al lupo a tutti noi!”.

Gaia panucci, V C Istituto Tecnico Economico ‘Raffaele Piria’