Aspettando la maturità, tra paure ed incertezze. Serena: 'Faremo come i fiori di loto'

Una studentessa reggina utilizza una bellissima metafora per esprimere la speranza nei giorni che attendono i più giovani

“Ansia, paura, insicurezza e rabbia sono le emozioni che condizionano le giornate degli studenti da ormai più di due mesi, da quando si è pensato fosse solo un’influenza passeggera fino a sentire giorno dopo giorno le notizie riguardanti migliaia di morti. Restrizioni e regole di convivenza sono state emanate per convivere all’interno di un mondo spaventato.

Gli studenti sono stati catapultati in un mondo virtuale, dove l’utilizzo della webcam dava loro un volto e il microfono una voce. La tecnologia inizialmente considerata distruttrice dei rapporti sociali oggi diventa l’unico filo conduttore tra studenti e insegnanti.

Il problema di come affrontare il fatidico esame tanto atteso, incombe su di noi e suscita forte stress e incertezza nell’animo di molti maturandi. Insicurezza di non dare abbastanza, di non comprendere sufficientemente gli argomenti in modo tale da svolgere il proprio esame con disinvoltura e prontezza. Ma sempre più invadente nell’animo di ognuno di noi è la rabbia. Rabbia di non avere delle risposte certe su quello che andremo ad affrontare e su come affrontarlo, poiché le risposte sembrano inconcludenti e non ci permettono di organizzare lo studio tranquillamente.

Le aspettative sono molteplici, io auspico che questo periodo storico ci possa liberare dai pregiudizi sociali e ci faccia trovare la forza di concludere quest’anno scolastico nel migliore dei modi, come un fiore di loto che trova la forza di nascere dal fango, restando incontaminato, diventando così il fiore più bello e fragrante del mondo.

Nonostante le difficoltà emotive e pratiche, auguro a tutti i maturandi di avere il coraggio e la forza di affrontare l’esame, ormai vicino, conseguendo risultati brillanti, grazie alla valutazione degli insegnanti che li hanno accompagnati durante tutto il percorso scolastico e che sanno valutare al meglio le competenze di ogni studente.”

Serena Porcino, Classe VSIA Ite “Piria-Ferraris-Da-Empoli” – Reggio Calabria