La Galleria di Palazzo S.Giorgio apre finalmente le sue porte. Al suo interno i tanti posti ‘occupati’ dedicati alle donne vittime di violenza
26 Novembre 2014 - 13:43 | di Redazione

di Vincenzo Comi – Dopo oltre due anni la galleria di Palazzo S.Giorgio torna ad essere vissuta dai cittadini. Il Comune di Reggio Calabria apre fisicamente le porte che affacciano sul teatro ‘F.Cilea’ e sulla via principale della città in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne accogliendo al suo interno i tanti posti ‘occupati’ dedicati alle donne vittime di violenza.‘Posto Occupato’ è un gesto concreto dedicato a tutte quelle donne che sedevano a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita. Questo posto adesso viene riservato a loro dal movimento femminile affinchè la quotidianità non lo sommerga.“Abbiamo organizzato una giornata un po’ particolare in occasione della giornata contro la violenza sulle donne – spiega Luciana Bova per la Collettiva Autonomia di RC – Abbiamo chiesto di poter utilizzare questo luogo perché preferiamo svolgere le nostre iniziative per le strade attraverso il contatto fisico e diretto. E’ il primo evento pubblico organizzato all’interno della galleria del Comune. Non abbiamo voluto tenere la solita conferenza ma abbiamo strutturato un percorso, già partito tempo fa con una serie di incontri nelle scuole del territorio e che oggi continua con il teatro forum che interagisce con i passanti organizzato dal ‘Teatro dell’Oppresso’ davanti al ‘Cilea’.”Al termine dell’esibizione, le tante donne presenti hanno animato la galleria di palazzo S.Giorgio con la mostra fotografica realizzata dalle studentesse dell’ITT “Panella-Vallauri dal titolo “La rinascita degli Angeli”. Scatti che raccontano bellezza, ma anche sofferenze e sopraffazioni che hanno dato il via al dibattito ‘Il silenzio è complicità.”“Abbiamo discusso liberamente attraverso le testimonianze ed il racconto di storie vere – ha spiegato Luciana Bova al termine dell’incontro – Un confronto aperto che ha permesso di alzare la voce e soprattutto di parlare di prevenzione insieme all’amministrazione comunale. Abbiamo consegnato una serie di proposte al Sindaco Falcomatà tra cui la realizzazione di un centro sociale dedicato alle donne, un luogo aperto non istituzionalizzato e quindi autogestito che permetta alle donne di esprimersi come desiderano. Ancora l’utilizzo di alcuni strumenti di democrazia come la consulta delle donne, già presente nello statuto del comune, e che quindi dovrebbe essere già attuata ed infine la realizzazione di un osservatorio comunale sulla violenza di genere. Tutto però nasce dalle scuole e dai bambini delle scuole primarie – conclude Luciana Bova – Se non si abbattono gli stereotipi di genere, se non si abbatte questo sistema patriarcale e se non si comincia dall’infanzia e dall’educazione dei nostri bambini, piangeremo sempre vittime perché il fenomeno sulla violenza contro le donne è un fenomeno culturale.”Alla ‘chiacchierata’ all’interno della galleria del Comune erano presenti il Sindaco Giuseppe Falcomatà, la scrittrice Paola Botterio, Renata Falcone, Giorgia Carbone, Antonella Tassitano le ragazze dell’istituto “Panella”.