La Reggina è un rullo compressore, il Granillo un bunker: tris al Cittadella

Terza vittoria consecutiva per gli amaranto, Gagliolo. Fabbian e Gori piegano il Cittadella. Inzaghi e i 10 mila del Granillo esultano

La Reggina fa…un doppio tris e non si ferma più. Gli amaranto al Granillo si confermano implacabili, anche il Cittadella è costretto ad arrendersi alla formazione di Inzaghi. Gagliolo nel primo tempo, Fabbian e Gori nella ripresa gli autori del 3a0 che permette alla Reggina di salire a quota 15 e confermarsi, insieme al Brescia, in vetta alla classifica.

Le scelte iniziali

Cionek rientra dalla squalifica, Inzaghi lo piazza nuovamente al fianco di Gagliolo e torna quindi ai titolarissimi. Solito 4-3-3 con Menez falso nueve, solo panchina per Gori e Santander, Canotto e Rivas gli esterni offensivi ormai inamovibili. Cittadella di mister Gorini con il 4-3-1-2, Antonucci dalla trequarti assiste il duo d’attacco formato da Asensio e Baldini.

La Reggina in avvio si rende pericolosa soprattutto da calcio piazzato: alto il colpo di testa di Gagliolo al 10′, sono le prove generali per il gol che al minuto 22 sblocca la gara. Punizione di Mayer dalla destra, blocco cestistico di Cionek che favorisce Gagliolo, colpo di testa in solitaria che non lascia scampo a Kastrati.

Amaranto in vantaggio, la risposta degli ospiti e con il cross bass dalla sinistra che Asensio devia anticipando Di Chiara, conclusione però a lato. La Reggina contiene ma non rinuncia a giocare, confermando le qualità mostrate in questo avvio di stagione. Poche le emozioni nella parte centrale del primo tempo, in chiusura di frazione un’ azione da applausi sull’asse Di Chiara-Menez-Rivas, viene conclusa da Fabbian con un tiro respinto da Kastrati.

Il primo tempo di chiude con il sinistro potente di Asensio, il più vivace del Cittadella, disinnescato da Colombi. La ripresa si apre con Canotto che mastica una buona chance, offerta dal cross di Rivas dalla sinistra.

Reggina implacabile, tris amaranto

Il Cittadella prova ad aumentare i giri, decisione che apre spazi ulteriori alla Reggina e si rivela letale. Menez si conferma ispiratissimo, splendida la giocata del francese al minuto 57, a rimorchio arriva puntuale Fabbian, sinistro che vale il 2a0 e viene confermato (dopo un iniziale annullamento per un presunto off side di Menez) dal Var.

Il Cittadella non si arrende, provvidenziale la chiusura di Di Chiara al 62′ su cross dalla sinistra. Inzaghi pesca dall’abbondante panchina e nel giro di cinque minuti opera un poker di cambi: Liotti ed Hernani entrano al posto di Fabbian e Crisetig, al 69 invece Cicerelli e Gori prendono il posto di Menez (standing ovation per lui) e Canotto.

Ospiti che insistono nel tentativo di riaprire la gara, obiettivo mancato di centimetri al 73′, quando Tounkara davanti a Colombi lo scavalca ma centra la traversa. Il Cittadella inizia a capire che farà ritorno a casa a mani vuote, la Reggina in controllo nel finale gestisce le energie ma riesce a trovare ugualmente il gol del definitivo 3a0. Pierozzi dalla destra crossa in mezzo, per Gori è il più comodo dei tap-in, utile all’ex Cosenza per sbloccarsi dopo i problemi della scorsa stagione e ritrovare la gioia del gol dopo 11 mesi.

Finisce 3a0, la Reggina piega il Cittadella davanti ai 10 mila tifosi del Granillo. Primo posto assieme al Brescia, 14 le reti realizzate (cooperativa del gol, ben 11 i marcatori diversi), soltanto 2 quelle al passivo, grazie ad un gioco di qualità, propositivo e dalle idee chiare.

Probabilmente il tecnico e i giocatori amaranto avrebbero rinunciato volentieri alla sosta, che arriva nel momento di stato di grazia della Reggina. Impossibile immaginare un inizio di stagione migliore per Crisetig e compagni, attesa nel prossimo turno dalla trasferta sul campo del Modena.