“La terra degli alberi caduti” conquista la stampa nazionale. Cordova a CityNow: “Penso sempre al dolore di quella gente…”

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di Vincenzo Comi –Voglio tornare a scrivere per raccontare ciò che succede in Calabria, in particolare voglio riportare i fatti che affliggono la nostra terra legati alla criminalità organizzata”. Claudio Cordova, direttore de ‘Il Dispaccio’, confessa ai microfoni di CityNow la volontà di continuare a scrivere anticipando con molta probabilità l’uscita di un altro libro.

Da poco protagonista sulle pagine dell’importante testata giornalistica Repubblica.it, che ha dedicato un ampio spazio al documentario girato in Messico,La terra degli alberi caduti, il giornalista reggino si mostra più che soddisfatto per il lavoro svolto e per l’interesse della stampa nazionale.

La Repubblica ha dedicato tantissimo spazio. Sono felice perché viene riconosciuto l’impegno che ho messo dall’altra parte del mondo – spiega Cordova –  ma soprattutto perché è un altro mattoncino per mantenere la promessa alla gente che ho incontrato lì e che soffre nel silenzio generale”.

Più che un’inchiesta giornalistica, la sua, sembra essere una vera e propria missione. Un dramma vissuto prima come professionista del settore dell’informazione, poi come uomo, così lontano da quel mondo.

32.318 scomparsi dal 2006 a oggi. Un migliaio di fosse comuni, almeno quelle ritrovate. Secondo le istituzioni messicane la cifra ufficiale si aggirava attorno alle 26mila persone sparite negli ultimi dodici anni. Ci si è dovuti correggere però perché i numeri sono ben più alti. Tutta colpa dei cartelli dei narcos che hanno trasformato il Messico in un cimitero a cielo aperto.

Tra i pochi giornalisti coraggiosi, c’è quindi anche il reggino Claudio Cordova che, armato di penna, taccuino ed una piccola telecamera, ha raccontato quello che accade dall’altra parte del mondo tra criminali che si contendono il traffico di droga, studenti e attivisti che scendono in piazza e parenti di persone scomparse che chiedono la verità.

In 48’, il documentario “La terra degli alberi caduti”, con la regia di Antonio Morelli, altro giornalista reggino e del messicano Gabriel Dombek, racconta la tragedia messicana e le connivenze delle istituzioni che coprono i cartelli in cambio di soldi, consensi e potere.

Sono andato tra la gente per comprendere il perché di quei tragici numeri. Ho raccolto centinaia di testimonianze, soprattutto dei colleghi giornalisti messicani e delle famiglie dei desaparecidos”.

Prima ancora di Repubblica, il lavoro di Cordova è stato apprezzato dalla stampa locale e regionale, dalle istituzioni, dalle associazioni culturali e dalle università.

Nella giornata di domenica 28 ottobre, il direttore de ‘Il Dispaccio’ è stato ospite del Circolo G. Calarco con grande partecipazione di pubblico che ha interagito con il giornalista reggino e con il Procuratore della Repubblica di Palmi Dott. O. Sferlazza. Ieri invece all’Università Mediterranea, il cineforum del Movimento #ContaminiamoiSaperi ha ospitato il brillante giornalista calabrese.

Il Coraggio ed l’esperienza dei due reggini Cordova e Morelli sono serviti per scoprire le dinamiche malavitose finora sottovalutate nel panorama mondiale dell’opinione pubblica.

Penso sempre alle persone che ho incontrato lungo il mio viaggio in Messico – conclude Cordova ai microfoni di CityNowA tutta quella gente che ha perso la speranza. Penso a quei luoghi meravigliosi, all’accoglienza del popolo messicano. E poi penso alle migliaia di persone scomparse”.

Il docu – film  “La terra degli alberi caduti” verrà presentato nei prossimi mesi anche a Pavia, Milano e Perugia. Per poi tornare a dicembre nella sua terra, in Calabria, a Lamezia Terme.

Claudio Cordova, insieme al collega Antonio Morelli, saranno prossimamente ospiti di Piacevoli Chiacchierate, l’appuntamento in diretta sulla nostra pagina FB che intende promuovere le eccellenze calabresi.