"La voce di Giocasta" conquista Palmi.

La “Voce di Giocasta” rappresenta perfettament

La “Voce di Giocasta” rappresenta perfettamente l’intimistica relazione di ciascuno con la propria vita, le proprie scelte, i propri dolori: il mito della moglie-madre del Re Edipo attrae fatalmente i presenti in un gioco di specchi riflessi che vede proiettati sul palcoscenico i percorsi di tutti i presenti. Il merito va ad un’eccellente Anning Raimond accompagnata dalla chitarra elettrica di Sergio Sorrentino, che modula in toni rock il dramma della regina di Tebe. La serata, al Parco Archeologico dei Taureani, ha ospitato nel pomeriggio il laboratorio per ragazzi “Parole e Sassi” di e con Renata Falcone; dopo lo spettacolo naturale del tramonto tra il mare e le Isole Eolie, è stato Enzo de Liguoro a far immergere i numerosi spettatori accorsi nell’atmosfera del mito, con un monologo “Il Nunzio – Da Edipo Re” che ha rappresentato plasticamente il dramma della morte di Giocasta, quasi ad anticipare i drammi interiori della protagonista della pièce che tenuto “incollati” gli occhi al proscenio fatto di alberi di ulivo e vetri che riproponevano temi antichi e moderni: lo stupro, la violenza, la sete di potere, l’ingiustizia.“Si muore per il potere, ma per il potere si può anche vivere” afferma Giocasta, mentre osserva il feroce destino a cui va incontro la sua prole e la prole della sua prole, in quel “doppio solco” tracciato nella sua vita che la vede madre e moglie di Edipo. « Una donna – come commenta Anning Raimondi – che è consapevole dei propri errori, ma è orgogliosa della propria vita, in quanto fonte di esistenza. Una donna, come tante, che vede crollare le proprie certezze e nell’imprevedibilità trova sempre la forza per andare avanti ».Stasera, il Festival “Miti Contemporanei” si trasferisce al Teatro Greco Romano di Portigliola, dove alle 21.15 si esibirà in un monologo sulla figura di Icaro, l’attore Luca Fiorino, in un testo di Salvatore Arena. Alle 21.30 “Vestita di terra, vestita di mare”, la danza ed il teatro per due grandi poetesse: Wislawa Szymborska e Alfonsina Storni. Una produzione di Compagnia Tocnadanza Venezia che vedrà in scena Michela Barasciutti (danza) e Sara Paolini (recitazione)an on line