T. Minniti, il bilancio di Franchini (Sacal): 'Al lavoro per una soluzione definitiva'

Cancellate le certificazioni si lavora per una nuova procedura di atterraggio. Il cronoprogramma dei lavori di riqualificazione per l'aeroporto dello Stretto illustrati dall'amministratore di Sacal

A che punto è l’Aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria? Lo abbiamo chiesto all’Amministratore Unico di Sacal, Marco Franchini che, in un’intervista esclusiva, ai microfoni di CityNow, ha illustrato i lavori attualmente in corso ed i progetti per il futuro che dovrebbero portare ad una soluzione definitiva per lo scalo reggino.

Il bilancio di Franchini (Sacal) sull’Aeroporto di Reggio Calabria

Il rebus limitazioni

Come altro definirlo se non un vero e proprio rebus? Le famose “limitazioni” sono, in parte, ciò che in questi anni ha penalizzato l’Aeroporto dello Stretto, portando le compagnie aeree low cost a disertare lo scalo, limitando così l’offerta dei viaggiatori di Reggio, provincia, ed anche dell’altra parte della sponda dello Stretto.

L’amministratore unico di Sacal, scelto dal Governatore Occhiuto in virtù delle sue qualità manageriali e per l’ottimo lavoro svolto a Catania (oggi quarto scalo d’Italia ndr.), ha illustrato i motivi per cui, oggi, finalmente, si parla di “abbattimento delle limitazioni“:

“EASA ha cancellato le limitazioni. Per quanto riguarda l’Aeroporto di Reggio, il tema della limitazione è qualcosa che ha che fare con la certificazione degli equipaggi che, in questo caso, da subito può essere fatta con un banale simulatore”

Franchini ha anche sottolineato un’importanza notizia divulgata proprio da Sacal, nei giorni scorsi:

“La società di gestione degli aeroporti calabresi ha intrapreso con ENAV uno studio per individuare le procedure che sono destinate a migliorare in maniera consistente l’attività aeronautica nello scalo reggino. Questo è solamente il primo step migliorativo che ci porterà ad una soluzione definitiva, che ovviamente non si raggiungerà nell’immediato, ma che sono fiducioso porti ad un netto miglioramento delle attività”.

Il cronoprogramma dei lavori per il Tito Minniti

Franchini ha aggiunto che entro marzo saranno avviate nuove procedure:

“Inizieremo con ENAC ed ENAV un’attività che attraverso il supporto satellitare possa aiutare gli equipaggi nelle operazioni di atterraggio sulla testata 33, anche con procedure visual. Il primo step è stato rimuovere le certificazioni, il secondo creare la procedura, il terzo arrivare alla soluzione finale.

Un percorso che abbiamo intrapreso da ottobre, non ho la bacchetta magica per risolvere i problemi annosi del Tito Minniti, ma credo che riusciremo a rispettare la nostra deadline. ovvero ottenere questa procedura a marzo e poi entro l’anno 2024 poter avere definitivamente la soluzione”.

L’emendamento Cannizzaro ed i fondi della Regione Calabria

“La cosa più importante – ha precisato Franchini – è stata quella di mettere a bando tutti gli interventi dell’Emendamento Cannizzaro e quindi non perdere quei preziosi finanziamenti, perché c’era il rischio che ciò avvenisse, visto che le procedure, da un punto di vista formale, dovevano concludersi entro il 31 dicembre. L’abbiamo fatto, la maggior parte di questi interventi stanno già iniziando, come ad esempio il progetto esecutivo dell’apparato integrato che riguarda la nuova aerostazione, che comincerà a febbraio. Sempre il prossimo mese prenderà avvio anche l’intervento che riguarda gli AVL, è già, invece, in fase di conclusione quello per la recinzione, abbiamo aggiudicato l’intervento per il PHS che era andato deserto per ben due volte.

C’è un’attività continua non solo a difesa dell’Aeroporto di Reggio Calabria, ma anche per il suo rilancio. Confermiamo che la gara per gli oneri di servizio pubblico con un finanziamento della Regione Calabria di 15 milioni di euro dovrebbe consentire i collegamenti 3 volte la settimana con Torino, Venezia e Bologna. Questo va ad aggiungersi allo sforzo di Sacal per il raddoppio su Milano e Roma con ITA. Un primo passo fondamentale per dare solidità allo scalo.

Continueranno le attività per attrarre passeggeri dalla città di Messina – ha concluso l’Amministratore di Sacal – e quindi con un collegamento intermodale marittimo. Prime attività che comunque daranno un segnale nel 2023 di avvio di processi da un punto di vista infrastrutturale. Alcuni di questi si completeranno nel 2024 e l’aeroporto di Reggio Calabria dovrebbe essere rinnovato completamente, in tutte le sue parti entro il 2026“.