'Le Fiabe di Edelëas': esordio in letteratura del reggino Liserra - FOTO

Autore di un libro fantasy, non ha nascosto la sua passione per l'indiscusso maestro del genere, Tolkien: "Scrivo storie che mi permettono di esplorare me stesso e il mondo che mi circonda"

Nella giornata di venerdì 3 marzo, presso l’atelier di pittura di Giuliano Fazzari, si è tenuta la presentazione del libro Le Fiabe di Edelëas, del giovane esordiente reggino Gianluca Vincenzo Liserra.

Immersi tra l’alchimia dei colori e le note di una musica ieratica e celtica, accompagnata da un video che riproponeva squarci di boschi ed alberi immersi in una luce dorata e fiabesca, l’autore ha potuto esporre al pubblico il lavoro certosino che, lungo venti anni, ha prodotto il Continente fantastico di Edelëas.

Dopo l’introduzione del padrone di casa Giuliano Fazzari, il quale ha prestato la sua voce per la lettura di brani scelti a caso, la parola è passata all’autore del libro.

“Scrivere fantasy è molto difficile,” ha dichiarato Liserra durante la presentazione, “poiché o si rischia di raccontare una storia banale, oppure si cerca di creare un mondo nuovo con una sua lore, un suo folklore e una sua tradizione per intenderci, il che rende il lavoro davvero lungo e complesso. Non sono il primo e non sarò l’ultimo autore fantasy che crea il suo mondo secondario, come lo chiamava J.R.R. Tolkien (autore a cui Liserra ha dichiarato espressamente d’ispirarsi n.d.r.). Ma a differenza di molti autori fantasy di oggi scrivo storie che in prima analisi mi permettono di esplorare me stesso e quindi il mondo che mi circonda.

Da questa mia voglia di esplorazione è nato la mia idea di fantasy che penso sia una sorta di mitologia moderna: tentare attraverso i miei personaggi di recuperare tutti gli aspetti della condizione umana, prima tra tutti la fragilità che, per mezzo di una catarsi spesso dolorosa e lancinante, fa figurativamente morire e risorgere con una nuova forza ed una nuova luce. Inoltre, cosa che è nata dalle numerose discussioni filosofiche tra me e Giuliano (Fazzari n.d.r.), l’inclusione nella lore di Edelëas di concetti filosofici che tentano di coniugarsi alla spiritualità ed alla moderna fisica quantistica, ammantati ovviamente di un linguaggio mitologico e simbolico. La più importante tra tutte la teoria delle stringe e la loro vibrazione, che mi ha il là per lo sviluppo del concetto di Musica di Ïlmatal (quest’ultima demiurgo femminile di Edelëas che permette la condensazione della sostanza universale n.d.r.)”.

La presentazione, dopo l’illustrazione di una grande mappa di Edelëas e di una targa incisa con un alfabeto completamente inventato dall’autore stesso e che si può ammirare nel libro, si è conclusa con una piccola riflessione di Liserra circa il compito degli artisti:

“Agli artisti spetta il privilegio e l’onere pesante di produrre cultura, avendo il coraggio di andar anche contro le aspettative di un pensiero che vorrebbe livellare tutto. Che siano scrittori, musicisti, pittori, poeti, oggi più che mai, in questo momento così buio, occorre che la bellezza e l’armonia vengano propagati il più possibile!”.