Lega Pro, Ghirelli: 'Siamo arrivati ad una risoluzione comune'

Il primo passo importante è quello del 4 maggio

Venuto fuori l’elenco di proposte che il Consiglio Direttivo della Lega Pro porterà in assemblea il prossimo 4 maggio, i colleghi di tuttoC.com hanno intervistato il presidente Francesco Ghirelli per averne ulteriori dettagli:

Il presidente conferma l’esistenza delle proposte

“L’elemento più importante è che in una situazione di questo genere, attraverso un confronto anche vivo in alcuni aspetti,  siamo arrivati a una risoluzione comune che verrà sottoposta all’Assemblea. Quest’ultima è sovrana e trasferirà la propria scelta alla FIGC che è il dominus e che prenderà la decisione finale. Il tutto, sottolineo, in un clima di sofferenza enorme: dal 21 febbraio la Serie C è ferma, per una scelta coerente che paradossalmente ci costa tantissimo. Da due mesi non ci sono incassi: gli spalti sono vuoti, mancano i 600 mila spettatori del girone d’andata. E non ci sono nemmeno gli sponsor”.

Richiesta stop dei campionati

“La situazione continua ad aggravarsi: rispetto all’assemblea del 3 aprile è passato ancora del tempo ed è peggiorata la situazione economica dei presidenti. Per intenderci: Bamonte, patron della Giana Erminio, è un imprenditore molto solido e molto valido che produce mozzarelle buonissime per ristoranti e pizzerie. A chi le vende adesso? E poi la situazione psicologica si è aggravata: quando cresce l’ansia, il calcio diventa più fragile perché non si riesce più a ragionare come prima. Dobbiamo pensare che c’è una fascia, che inizia a Novara e termina a Bergamo, passando per Alessandria, Crema, Piacenza e Salò in cui è veramente dura parlare di calcio. Hanno tutti la voglia di tornare a giocare ma dobbiamo essere realisti e mettere tutti quanti nelle condizioni, sanitarie ma anche economiche, di farlo”.

Cosa succederà il 4 maggio

“Il 4 intanto discuteremo del piano strategico: cosa riformare e cosa tagliare dei costi. E quindi liberare le fideiussioni perché gli economisti ci dicono di mettere dentro liquidità. Ma allo stesso tempo dovremo aumentare i controlli, con il fondo di garanzia in mano alla Lega Pro in modo da stanare subito eventuali furbetti. Qua rischiamo il default e non parliamo, come in passato, del fallimento di 1-2 club…”