Manovra Draghi: approvata la legge di bilancio 2022, 30 miliardi in 3 anni

Tagli alle tasse, pensioni, reddito di cittadinanza. Il governo ha approvato la legge di Bilancio 2022, esaminata dal Consiglio dei ministri

Il governo ha approvato giovedì 28 ottobre la legge di Bilancio 2022, esaminata dal Consiglio dei ministri, che contiene misure per 30 miliardi in tre anni, di cui 23,4 miliardi in deficit. Definita dal premier Draghi in conferenza stampa “Legge espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo governo.”

30 miliardi in 3 anni: la manovra del Governo Draghi

In tutto sono 540 i miliardi di euro che l‘Italia investirà nei prossimi 15 anni, considerano la manovra e altri interventi, come quelli previsti nell’ambito del Pnrr. Il presidente del Consiglio ha dichiarato:

“Siamo molto soddisfatti del provvedimento, alla fine del Consiglio c’è stato un lungo applauso. È una legge di bilancio espansiva, in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo governo. Agiamo sia sulla domanda che sull’offerta: tagliamo le tasse, miglioriamo investimenti e spesa sociale, in particolare per giovani e donne”.

I tagli alle tasse

Per tagliare le tasse, come promesso da Draghi, nel 2022 il governo metterà in campo 12 miliardi di euro, di cui otto per un intervento rivolto alla riduzione delle imposte sulle società, sulle persone e per il cuneo fiscale. Le cifre salgono a 40 miliardi nei prossimi tre anni, di cui 24 per il taglio del cuneo. Ha detto Draghi:

“Non dimentichiamo che questa legge è il primo punto di arrivo di un lavoro serio svolto dalle commissioni parlamentari. Decideremo insieme di quanto sarà la riduzione per ciascuna imposta”.

Pensioni

Per quanto riguarda il sistema pensionistico nel 2022, confermato il passaggio a Quota 102: 64 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi necessari per ricevere l’assegno. Per la previdenza, ha dichiarato Draghi:

“L’obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo”. L’esecutivo, si confronterà con parti sociali e con il Parlamento, perché l’obiettivo è il pieno ritorno al contributivo, che è la ‘scatola’ dentro cui tante cose si possono aggiustare, come ad esempio recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero”.

Reddito di cittadinanza

Secondo Draghi, il reddito di cittadinanza:

“É chiaro che non ha funzionato: deve essere libero da abusi e non deve essere di intralcio al mercato del lavoro”. Per questo, i controlli saranno effettuati ex ante, prima della percezione del reddito. Abbiamo lavorato affinché si possa far sì che il reddito non sia un ostacolo all’accettazione di proposte di lavoro. In passato chi accettava un’offerta perdeva tutto il reddito, ora questo sarà un processo graduato, così da non disincentivare l’accettazione delle proposte”.

Un manovra espansiva

Anche il ministro dell’Economia Daniele Franco ha definito la manovra “espansiva”:

“Nel 2022 interveniamo per 4 miliardi sulla spesa sanitaria, metà dei quali destinati a medicinali e vaccini anti Covid-19, e l’altra metà al potenziamento delle risorse del sistema sanitario. Tre i miliardi al fondo per le PMI, un miliardo in più alle risorse disponibili per il reddito del cittadinanza, un miliardo e mezzo per le misure previdenziali. C’è poi un miliardo destinato agli enti territoriali, in particolare per finanziare lavori sul trasporto pubblico e sulla manutenzione di scuole e strade”.