Reggio, Azzarà scrive a Sorical: ‘Grave inadempienza del Comune sui contatori idrici’
"Inaccettabile minacciare sospensioni e razionamenti ai cittadini mentre il Comune non paga l'acqua che consuma". La lettera integrale
11 Luglio 2025 - 10:40 | Comunicato Stampa

Lettera aperta alla Sorical per eventuale grave inadempienza del Comune di Reggio Calabria – Invito urgente a intervento e segnalazione all’ARERA e alle Autorità competenti.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Nuccio Azzarà, già sindacalista UIL, oggi tra le fila del polo civico creato dal dott. Lamberti in vista delle prossime elezioni comunali, sulla situazione idrica a Reggio Calabria.
Lettera a Sorical
“Alla luce dei gravissimi fatti riportati dai mezzi di comunicazione inerenti il contenuto della denuncia posta in essere formalmente dal Prof. Simone Veronese, con la presente nota lo scrivente intende sollecitare con urgenza un’azione decisa e trasparente da parte di codesta Spett.le Presidenza e Direzione Sorical in merito alla eventuale inadempienza del Comune di Reggio Calabria relativa alla riportata omessa installazione dei contatori idrici nei propri immobili, e alla evocata mancata regolarizzazione dell’autoconsumo idrico a far data dal 2023 ad oggi.
La presente istanza viene trasmessa alla Sorical S.p.A., in quanto società sotto completo controllo pubblico (Regione Calabria), con capitale interamente pubblico, azienda che gestisce a nome e per conto di tutti i cittadini calabresi il Servizio Idrico integrato in Calabria, comprendente la captazione, distribuzione di acqua potabile, fognatura e depurazione delle acque reflue. Per detto status giuridico, l’Azienda di che trattasi ha l’obbligo, derivante dalla legge, di determinarsi conseguentemente adendo le AA.CC. nel caso in cui emergano condotte sanzionabili sotto il profilo amministrativo, contabile e penale, per come, d’altronde, opera normalmente nei riguardi dei cittadini che agiscano fraudolentemente nel settore di propria competenza.
È ormai fatto noto che la Sorical abbia assunto dal 2023 la gestione della distribuzione idrica anche nella città di Reggio Calabria, tuttavia la corrispondente Amministrazione Comunale, sembrerebbe, non si è mai interfacciata in modo collaborativo né abbia adempiuto agli obblighi minimi di trasparenza e rendicontazione.
Tutto ciò si può desumere dalla lettura della comunicazione ufficiale ed urgente inviata da Sorical al Sindaco di Reggio Calabria in data 27 marzo 2025, nella quale si richiedeva formalmente l’individuazione delle strutture comunali per il calcolo dell’acqua in autoconsumo, presupposto indispensabile per l’emissione della relativa fatturazione a partire dal 2023.
Infatti, la denuncia depositata dal Prof. Simone Veronese presso la Guardia di Finanza, la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica già a partire dal mese di giugno 2025, ha trovato ulteriore e coerente prosieguo nella formale richiesta di commissariamento del Servizio Idrico del Comune inoltrata al Prefetto in data 3 luglio 2025.
In questi giorni, con stupore, assistiamo alla pubblicazione da parte di Sorical di un comunicato in cui si prevede quanto segue:
“Bollette non pagate per 7 milioni. Sorical annuncia lo stop della fornitura d’acqua agli utenti morosi. Dalla prossima settimana interventi di limitazione o sospensione del servizio per chi non ha pagato. Per evitarlo sarà necessario mettersi in regola tempestivamente.”
È evidente che i cittadini devono rispettare gli obblighi contrattuali e sanare le morosità, ma non è tollerabile che la Sorical mostri plasticamente la sua forza aziendale con i deboli e tolleranza e comprensione nei riguardi dei forti.
Risulta, altresì, inaccettabile che mentre si minacciano sospensioni e razionamenti ai cittadini, il Comune di Reggio Calabria continui ad eventualmente non pagare l’acqua che consuma, non installi i contatori nei propri immobili, non risponda alle richieste del gestore e non venga segnalato alle Autorità Competenti.
Lo scrivente, pertanto, chiede formalmente a Sorical S.p.A. se non insistano i presupposti di legge alfine di:
- Denunciare presso le competenti autorità l’eventuale stallo causato dal Comune configurante una possibile violazione dei principi di equità e trasparenza gestionale e un potenziale danno economico e regolatorio per l’intero sistema idrico;
- Informare tempestivamente l’ARERA, affinché prenda atto che da decenni il Comune di Reggio Calabria disporrebbe di un eventuale numero imprecisato di strutture pubbliche non censite e prive di misurazione dei consumi idrici (un’anomalia che risale almeno al 1996), con gravi possibili conseguenze sul piano della rendicontazione, del bilancio idrico e dell’equità tariffaria.
È doveroso che, nel rispetto del principio di legalità e dell’uguaglianza tra utenti, anche le pubbliche amministrazioni vengano trattate come ogni altro utente e, anzi, sanzionate con maggior rigore laddove eludano le regole, a scapito della collettività”.